fbpx
HomeArchivio Spettacolo e CulturaA Lanuvio la presentazione del libro "Giorgio Bassani professore fuori le mura"

A Lanuvio la presentazione del libro “Giorgio Bassani professore fuori le mura”

Articolo Pubblicato il :

Venerdì 26 gennaio, a Lanuvio, nella suggestiva Sala delle Colonne della Biblioteca Comunale “Dionisi”, in via Sforza Cesarini, si terrà la presentazione del libro “Giorgio Bassani professore «fuori le mura»” di Rocco Della Corte. L’incontro – organizzato dalla Biblioteca Diffusa “Giovanna d’Arco” –   avrà inizio alle 18.00.

L’evento è stato organizzato da Fa. ReraerC (Famiglie Responsabili e Creative) di Pavona e dalla Biblioteca Diffusa “Giovanna D’Arco”. Si tratta della prima in territorio castellano e, oltre all’autore, saranno presenti come relatori l’Assessore alla Cultura di Lanuvio Alessandro De Sanctis, Stefania Rastelli vice-preside I. C. Ada Negri di Roma e lo scrittore Paolo Di Paolo. Nell’attesa di un riscontro per la pubblicazione vi ringrazio e auguro un buon lavoro.

Velletri 1951. Il bombardamento ha menomato persone, nel fisico e nella psicologia, e lasciato traccia indelebile sull’assetto della città, intaccata nei suoi palazzi storici e nei suoi simboli di appartenenza. Un cumulo di macerie e di edifici pericolanti, oggetto di una appena avviata ricostruzione, tra le quali si trova a camminare il trentacinquenne Giorgio Bassani, allora poco più che un poeta conosciuto agli specialisti, incaricato di insegnare Cultura generale e Letteratura presso l’Istituto d’Arte “Juana Romani” in via Luigi Novelli (oggi Liceo Artistico “Antonio Cederna” sito a via Ferruccio Parri).

Il volume Giorgio Bassani professore «fuori le mura», edito per Aracne nel 2017, si concentra sul triennio di insegnamento del futuro autore de Il giardino dei Finzi-Contini a Velletri, dal 1951 fino al congedo ottenuto nel 1954, restituendo questo segmento della carriera professorale del ferrarese in un intreccio continuo con il parallelo percorso letterario, diviso tra la direzione della rivista «Botteghe oscure», sotto la guida illuminata di Marguerite Caetani nel giardino di Ninfa, e la stesura dei racconti lunghi che comporranno la serie delle Cinque storie ferrarese, opera vincitrice nel 1955 del prestigioso Premio Strega – ed è proprio questa l’immagine scelta dall’autore come copertina a suggellare la fine dell’esperienza veliterna e l’inizio degli anni d’oro della produzione bassaniana.

Il paziente lavoro di ricerca nell’archivio della Scuola d’Arte compiuto dal Dottor Della Corte, laureatosi presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” in “Filologia Moderna”, ha consentito il ritrovamento di documenti inediti relativi al periodo di docenza a Velletri, per la maggior parte vergati dall’elegante scrittura di Bassani e tutti pubblicati al fondo del volume, che sono stati il punto di avvio di uno studio inteso a un recupero filologico e critico delle nuove testimonianze, reso ulteriormente prezioso per lo stile comunicativo e al tempo stesso specialistico. Presentato a Ferrara, sia nel Liceo “ Ludovico Ariosto” – frequentato dal Bassani studente – sia nella sede della Fondazione “Giorgio Bassani”, accanto alla figlia dell’intellettuale ferrarese Paola Bassani, presidente della Fondazione dedicata al padre, e della Professoressa Silvana Onofri, Presidente di “Arch’è” Associazione Culturale “Nereo Alfieri”, il libro sarà al centro di un vivace evento culturale che si terrà venerdì 26 gennaio, ore 18.00, nella suggestiva Sala delle Colonne della Biblioteca Comunale di Lanuvio “F. Dionisi” in via Sforza Cesarini 37. A dialogare con il Dottor Della Corte sugli aspetti più stimolanti del volume saranno, con il coordinamento della Professoressa Stefania Rastelli, Vice Preside dell’Istituto Comprensivo “Ada Negri” di Roma, l’Assessore alla Cultura del Comune di Lanuvio Alessandro De Santis e il noto scrittore (e studioso di Giorgio Bassani) Paolo Di Paolo.

L’incontro, organizzato dalla Biblioteca Diffusa “Giovanna d’Arco”, si preannuncia come una interessante occasione per discutere del fecondo passaggio bassaniano nel territorio castellano, che dalla difficile realtà veliterna ha preso spunto per una vibrante accusa all’abdicazione dello Stato nei confronti della Cultura, e per riscoprire anche, attraverso lo sguardo notomizzante del ferrarese, una dimenticata «Velletri adagiata sul Monte Artemisio», svincolata da qualsiasi ottica provinciale.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI

NOTIZIE PIù LETTE