Aprilia in Prima linea non ha condiviso la scelta del sindaco Terra di sostenere la ricandidatura di Zingaretti. Dubbi secondo, il movimento, emergono ora sulla gestione dei rifiuti e in particolare sul progetto della discarica a Colli del Sole.
“L’annuncio – spiega Emanuele Campilongo – dell’appoggio da parte del Sindaco Terra alla nuova corsa elettorale del Governatore Zingaretti non ci ha per nulla sorpreso. Sono anni che la maggioranza finto-civica apriliana si accontenta invece di governare il territorio, di ottenere l’ingresso dell’harem del sultano Zingaretti nella speranza sempre più remota, di avere qualche ciambella di salvataggio. La politica apriliana si è concessa “mani e piedi” al Governatore e alle sue lobby, ed egli in questi anni non ha perso l’occasione per trattare Aprilia come fosse il suo “sgabuzzino”. Ciò che colpisce però è l’assoluta mancanza di coerenza, la sfacciataggine e anche lo stato di acuta disperazione politica, in cui la maggioranza apriliana versa. Abbiamo assistito di recente alla sceneggiata sul caso dei documenti relativi alla discarica di Colli del Sole, dove abbiamo udito che “la Regione non ci da i documenti”, “la Regione non ci considera”, “la Regione di qua e di la”. Il continuo frignare e accampare scuse ridicole come si combina con il rinnovo all’abbraccio soffocante di Zingaretti? L’unica spiegazione sta nello stato di servitù e sudditanza in cui la nostra città verte, a causa di una gestione politica fallimentare che ha badato solo ad ingraziarsi le lobby e le clientele che da sempre appoggiano il Governatore. Il connubio Terra – Zingaretti ha portato ai cittadini l’occupazione militare da parte dei “Signori della monnezza” del nostro territorio con la proliferazione di discariche e malattie, la morte della sanità pubblica, la riduzione ulteriore degli aiuti alla popolazione italiana e all’aumento dei soldi dati per gli immigrati clandestini. Questo è il “sistema Zingaretti Terra”, questo il loro bilancio politico e la diretta ricaduta sulla nostra città. Fummo solo noi ad opporci con forza quando si caldeggiava, da parte del Sindaco e dei suoi sodali, per Aprilia un futuro all’interno dell’Area metropolitana di Roma. Un modo come un altro per stringere sempre più il cappio attorno al collo della nostra Comunità. La prosecuzione di questo mortifero abbraccio significa che nel futuro saranno rinnovate le fallimentari e anti popolari politiche di questi anni, di cui solo le lobby ne hanno tratto giovamento non la gente comune. Di quella dei rifiuti già sappiamo, e di come essa sia talmente convincente da far pensare ai nostri amministratori che i rifiuti possano essere “una opportunità per il Territorio” oppure a dimenticarsi delle discariche. Ma non scordiamoci le coop che lucrano sull’immigrazione ormai divenuta invasione, spingendo ad accogliere chiunque senza dare alle popolazioni alcuna possibilità di opporsi o garanzie, come avvenuto nel caso di Aprilia con l’ingresso nella trappola dello Sprar. Inoltre, coloro che beneficiano della pressoché totale privatizzazione della Sanità, che ha relegato sempre più cittadini nell’impossibilità di potersi curare o di avere una diagnostica degna di questo nome. E per finire i soliti cementificatori seriali ora meno in voga ma sempre presenti. Per fortuna Aprilia in Prima Linea non è stata e mai lo sarà, complice di chi ha svenduto il nostro territorio e ci ha condannato ad una futuro di vassallaggio, marginalità e degrado. Ora anche per chi non “mastica” di politica potrà essere tutto più chiaro, e potrà spiegarsi tante cose. Noi ai rapporti con i “sultani” e i lobbisti, preferiamo quello con la gente comune”.