Carmen Porcelli illustra i punto salienti del patto con le sue liste
“Il rischio più grave che corriamo è quello di consegnare ai nostri figli un ambiente degradato. E’ possibile però conciliare qualità della vita, benessere e sviluppo il nostro territorio, già fortemente urbanizzato, salvaguardandolo dal consumo di nuovo suolo agricolo e boschivo e lasciare spazio al verde naturale e all’agricoltura, che sta intelligentemente costruendo un nuovo e interessante segmento economico. Questo per contrastare la fragilità idrogeologica e geomorfologica, per permettere una riqualificazione territoriale sostenibile e armonizzata, all’interno di un piano dignitoso. Troviamo irrispettoso, nei confronti di quanti combattono terribili malattie, strumentalizzare l’indagine epidemiologica e ricordare solo oggi i rischi derivanti dall’insediamento di impianti di trattamento dei rifiuti: ci chiediamo dove stavano tutti i candidati quando noi denunciavamo le connivenze tra potere politico e imprenditori e venivamo indagati, di cosa si preoccupavano quando ci battevamo per avere i risultati sullo stato di salute degli apriliani. Ecco già questo basterebbe per ristabilire un po’ di verità: è dalla coerenza che si stabilisce l’autorevolezza di un candidato e di un programma, non dall’arroganza o dal numero di liste che lo sostengono”.
Il candidato sindaco Carmen Porcelli, sostenuta dalle liste Primavera Apriliana, CambiaMenti, La Città degli Alberi e Unione nei Valori, ha presentato insieme ai suoi alleati sabato scorso il programma elettorale della coalizione. Punto centrale del progetto politico delle quattro liste è rappresentato dall’ambiente e dalla salute. “Per abbattere una delle principali cause di smog si potrebbe cominciare squalificando l’impiego di mezzi altamente inquinanti, promuovendo un trasporto pubblico locale con fermate “intelligenti” che diano informazioni con pannelli elettronici sui tempi di arrivo dei mezzi. Dobbiamo tutelare il nostro patrimonio arboreo e restituire una nuova vita alle aree verdi, bonificando e rinaturalizzando i corsi d’acqua creandovi percorsi di benessere; riforestando le macchie e i boschi del territorio comunale, per mitigarne l’inquinamento; piantando verde di qualità e reimpiantando alberi nelle aiuole cementificate o private di alberature lungo i viali, prevedere chioschi gestiti dalle associazioni. Bisogna incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto: ad Aprilia è stata realizzata una unica pista ciclabile, poco fruibile in quanto esterna alla città, apponendo una striscia bianca su marciapiedi pedonali, mettendo a rischio le due tipologie di utenti, non adeguando la sezione, non eliminando i pali in mezzo al marciapiedi, non raccordando gli scivoli col piano stradale, non eliminando le barriere architettoniche, non regolando gli attraversamenti continui, mettendo a rischio quanti devono raggiungere la stazione attraversando la Nettunense; la qualità di una rete ciclabile non si misura dallo sviluppo chilometrico. L’obiettivo è quello di costruire un sistema di piste ciclabili e pedonali che non sia utilizzabile solo per lo svago, ma che sia indispensabile per i disabili e i passeggini. Inoltre, che renda possibile l’uso della bicicletta come mezzo alternativo all’auto (ad esempio, bike-sharing stazione-centro-periferie). Il trasporto pubblico dovrà essere svolto con maggiore frequenza e con collegamenti dalle periferie con tutta la città: prevedere percorsi ciclo-pedonali tra le frazioni limitrofe e la stazione di Aprilia (realizzando ad esempio un percorso pedonale protetto che colleghi il quartiere di Montarelli o Aprilia nord alla Nettunese, per raggiungere la stazione ferroviaria o il centro urbano) e tra lo scalo ferroviario e il borgo di Campoleone con la città, con cui non esiste, incredibilmente, il minimo collegamento, a fronte di anni di richieste da parte della popolazione viaggiante”. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti secondo la coalizione si dovrà tendere all’autosufficienza. “E’ l’unica strategia efficace e noi su questo ci impegneremo a fondo, prima di tutto con l’obiettivo di produrre meno rifiuti, riducendo gli imballaggi, spingendo al massimo la raccolta differenziata e investendo sulla fase del riciclo e, in secondo luogo, prevenendo le mega-discariche ad uso nazionale. Aprilia ha pagato e sta pagando un alto prezzo in termini di aumento di patologie respiratorie e oncologiche, per la mancanza di provvedimenti adeguati alla tutela della salute pubblica. I giovani e i bambini sono tra le categorie più esposte all’inquinamento. Sarà il nostro impegno primario dotare il territorio della città di un piano per la qualità dell’aria, delle acque e del suolo, nelle periferie l’urgente intervento di completamento dell’urbanizzazione primaria dei nuclei abusivi e per le zone escluse chiare indicazioni sulle opere di urbanizzazione primaria da adottare incentivandole con lo scomputo degli oneri concessori relativi a dette opere. Come prima azione quella di mettere a dimora una cintura di alberi di alto fusto nella prossima periferia. Sarà impegno a più lungo termine, il difficile compito di bonificare il suolo dalle innumerevoli discariche abusive, cercando, in tutti i modi e luoghi, fonti di finanziamento necessari in primis facendo pagare chi ha inquinato. Faremo rispettare la legge numero 10/2013, oggi ad Aprilia completamente disattesa, che prevede un obbligo per i comuni con più di 15mila abitanti di mettere a dimora un albero per ogni bimbo nato e/o adottato e ripristinata la festa degli alberi il 21 Novembre di ogni anno che rappresenta un importante strumento per creare una sana coscienza ecologica nelle generazioni future. Semplificare attraverso la conferenza dei sindaci ATO la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato. L’acqua è un bene comune e in quanto tale ne va garantita la fruizione a tutti, deve finire la stagione dell’utile al privato e il debito spalmato sul pubblico. Prima ripianamento del debito a carico del privato (la multinazionale francese), poi la ripubblicizzazione del servizio”.