“L’amministrazione comunale ha giocato sporco, sulla pelle di tutti quei cittadini che vivono a Casello 45 e che ora, per i ritardi cumulati nell’apertura della strada secondaria si ritrovano isolati dal resto della città”.
A criticare il comportamento dell’amministrazione Terra, il consigliere comunale e candidato al consiglio Roberto Boi, che fa chiarezza su una delle vicende più controverse dell’ultima consiliatura. Il progetto originario infatti, prevedeva già un finanziamento per realizzare il prolungamento di via Vesuvio, poi però in corso d’opera, del particellare di esproprio, del finanziamento e del progetto si è persa ogni traccia. “Il progetto delle Ferrovie dello Stato parte da lontano. Quell’ente, che ha finanziato l’opera con 5 milioni di euro, aveva già previsto di realizzare prima della chiusura del passaggio a livello per realizzare il sottopassaggio, un finanziamento di 230 mila euro per la viabilità alternativa. Qualche tempo prima che lo scandalo esplodesse, era stato presentato il progetto sui terreni Lanza, che prevedeva una trasformazione da industriale e verde di un terreno in residenziale, con la realizzazione di nuove cubature per 20.000 mc. Quel progetto era stato respinto dalla stessa maggioranza, poi con l’inizio dei lavori, una parte della giunta ha sfruttato l’insorgere della popolazione per far digerire quel progetto al resto della maggioranza. Il piano Lanza allora è tornato in consiglio modificato, prevedendo anche la cessione a pagamento della striscia di terra necessaria per prolungare la strada”.
Quell’intervento però era già previsto e finanziato dalle Ferrovie dello Stato e a scoprirlo è stato proprio il consigliere della Lega Roberto Boi attraverso una richiesta di accesso agli atti. “E’ stato difficile avere quei documenti- spiega Boi – perchè il pacchetto era chiuso negli uffici dell’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Fioratti Spallacci. Fortunatamente negli uffici all’urbanistica è stato possibile trovare il progetto delle Ferrovie dello Stato, dal quale emerge che il particellare di esproprio e il prolungamento di via Vesuvio erano già contemplati dal progetto e finanziati per 230 mila euro. Dal progetto depositato presso l’assessorato ai lavori pubblici, si evince però che l’adeguamento della viabilità era stato stralciato in seguito. Qualcuno ha manomesso il progetto originario, stralciato l’intervento già pagato sulla viabilità secondaria. Tutto per far esplodere l’emergenza e costringere la maggioranza a votare a favore del progetto Lanza, che altrimenti non sarebbe mai passato e al quale pagheremo anche due anni di affitto di quei terreni. Nel frattempo, nessuno ha pensato a tutte quelle famiglie e alle aziende che ora si trovano isolate. O meglio, il loro dramma è stato usato per il volere di una parte della giunta e per l’interesse di un privato”.