L’intervento della Lega di Aprilia dopo il risultato ottenuto alle elezioni del 10 giugno.
“Ora un ultimo sforzo per riportare legalità e sicurezza in città con Domenico Vulcano”
A quarantotto ore dal voto e dopo aver analizzato il dato emerso dalle urne, non possiamo non prendere atto che, a dispetto dell’astensionismo purtroppo elevatissimo, la città di Aprilia ha manifestato in modo chiaro la voglia di cambiamento, premiando il candidato sindaco Domenico Vulcano, che si porta al ballottaggio con un vantaggio di oltre il 5% dei consensi in più rispetto al sindaco uscente Antonio Terra, che rispetto al 2013 ha perso per strada un patrimonio di quasi 10 mila voti. Diecimila persone stanche di dover vivere in una città insicura e perennemente minacciata da chi vorrebbe trasformarla nel deposito dei rifiuti romani. Non stupisce, pertanto, il sostegno subito offerto al sindaco Terra e alla sua coalizione civica, dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. I nostri referenti politici, dal governo, supporteranno le nostre politiche, volte a preservare il nostro territorio e ripristinare trasparenza e legalità.
I risultati del 10 giugno però, oltre alla voglia di cambiamento, comunicano un altro dato importante. Gli elettori che hanno deciso di dare fiducia a Domenico Vulcano, hanno riconosciuto la Lega Salvini Premier di Aprilia come parte integrante del progetto di centrodestra: il partito, sbarcato ad Aprilia solo nel 2017, alla sua prima tornata elettorale ha ricevuto 3 mila 743 voti di lista, pari al 13,19% dei consensi. La Lega è risultata la lista più votata in assoluto e il capolista Roberto Boi, il consigliere più votato con 626 voti, che dunque avrà il privilegio di aprire la seduta del 1° consiglio comunale. Q ualunque sia l’esito del ballottaggio, la Lega potrà contare su una presenza importante in consiglio comunale e di questo non possiamo che ringraziare uno ad uno tutti i concittadini che hanno dimostrato di credere in noi. P er poter agire e soddisfare questa voglia di cambiamento di chi è stanco dei risultati insoddisfacenti prodotti dal civismo, serve un piccolo sforzo. Serve una presenza massiccia di persone che il 24 giugno, senza alcun indugio, si rechino alle urne ad esprimere la propria preferenza.