Con l’avvicinarsi del ballottaggio di domenica 24 giugno, Aprilia in Prima Linea intende tornare con decisione sul proprio “argomento cardine”, la difesa dell’ambiente e delle ricadute sulla salute dei cittadini dovute all’inquinamento. La grande astensione del primo turno non deve ripetersi e i cittadini devono sentirsi responsabilizzati, poiché non è solo una questione politica l’elezione di un Sindaco, ma in questo caso si tratta di scegliere in base al principio di tutela della salute dei cittadini, troppo spesso dimenticato nel corso dell’ultimo decennio. In questo grosso lasso di tempo, la maggioranza Terra non è stata in grado – a causa dei condizionamenti e delle connivenze emerse e oggetto di indagine della Magistratura – di fare un regolamento sulle emissioni di fumi in atmosfera e di regolamentare gli scarichi, di controllare il territorio e di contrastare il fenomeno dell’inquinamento ambientale. Abbiamo evidenziato decine di volte come tale maggioranza politica non sia stata in grado di fare una mappatura dei siti inquinanti legati al ciclo dei rifiuti, e che sotto la sua gestione tali siti siano proliferati come funghi. Esiste una correlazione diretta tra il mix di fattori inquinanti presenti sul nostro territorio e la crescente incidenza tumorale, che non può essere diluita e derubricata da dichiarazioni di facciata o da presunti studi, che altro non sono che rielaborazioni statistiche “un tanto al kilo”. I fatti stanno a zero, e inchiodano pesantemente l’operato della giunta Terra. Essa è stata incapace di stilare, perché i numeri erano impietosi e perché ad Aprilia gli alberi sono stati tagliati e mai piantati, un “bilancio arboreo” che non è un vezzo, ma un obbligo di legge. Sempre in tema di verde pubblico, in questi anni non è stata data attuazione alla legge che obbliga i comuni a piantare un albero per ogni nato o adottato sul territorio, costringendo APL a denunciare tale inadempienza alle competenti Autorità. Abbiamo denunciato inoperatività dell’Amministrazione anche all’Area Tutela e Qualità dell’Ambiente della Regione Lazio, in materia di mancato rispetto sia delle norme nazionali che comunitarie sulla tutela della salute dei cittadini. Dieci lunghi anni di disastri e di sudditanza e collusione con i “Signori della monnezza”, hanno portato Aprilia a divenire la discarica del centro Italia mentre “qualcuno” parlava di ciò come una “opportunità per il territorio”. Senza vergogna. Questo è stato il risultato del lavoro degli ambientalisti di facciata che vanno a braccetto con i grandi inquinatori, dalla Turbogas fino alle discariche. Se pensate che questo non abbia un impatto sulla vostra vita, e che un’elezione non possa cambiare la storia della nostra città allora andatevene pure al mare domenica 24 giugno. Ma poi non vi vogliamo nemmeno sentir fiatare. Basta lutti, basta malattie e sofferenze causate dall’inquinamento e dalla sete di denaro e potere. Tutto ciò a discapito dei cittadini. Per l’ambizione e la cupidigia di pochi in questo decennio si è compromesso un territorio florido e virtuoso, piegandolo e stuprandolo con ogni genere di porcheria spacciata per necessaria o peggio eco-compatibile. Chi doveva impedire questo scempio e tutelare la salute pubblica non solo non lo ha fatto, ma è compiacente verso gli interessi dei “Signori dei rifiuti”. Il 24 giugno Aprilia in Prima Linea con il suo voto militante, radicato e radicale sosterrà con determinazione e forza Domenico Vulcano, poiché solo un uomo d’ordine come lui può portare avanti il necessario progetto della nuova grande Bonifica di Aprilia.
Aprilia, “Ambiente tema decisivo per il ballottaggio”
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