Anche questa domenica sera, dalle 22.30, Radio Studio 93 seguirà in diretta con lo speciale elezioni lo scrutinio che servirà per eleggere i sindaci di Aprilia Pomezia e Velletri.
I candidati sindaco in gioco dovranno guardarsi per l’intera giornata di domenica proprio il dato dell’affluenza che viene, solitamente, considerato poco, ma che questa volta determinerà il risultato finale secondo la nostra personale valutazione. Una valutazione che si affida però esclusivamente ai numeri e sappiamo che in politica entrano in gioco anche altre variabili di cui non abbiamo tenuto conto.
Oltre ad apparentamenti e ai proclami delle liste sarà, infatti, l’affluenza la vera variabile di questo ballottaggio.
Abbiamo raccolto la tendenza al voto rilevata tra il primo e il secondo turno in alcuni comuni del territorio in occasione dell’ultima tornata elettorale del 2017. Si votò sempre nel periodo di giugno.
Dato singolare, infatti, ad Ardea comune confinante con quello di Aprilia, dove al primo turno votò il 53.5% degli aventi diritto, mentre al secondo si recarono alle urne il 39.5% degli elettori. Un calo del 14% tra i due turni.
Abbiamo poi esaminato il caso di Sabaudia dove al primo turno votò il 67,8%, al secondo il 53,6%: anche qui il calo fu del 14,3% circa.
Frascati, in provincia di Roma, portò al voto al primo turno il 59.8% degli aventi diritto. Al secondo il 45.15% anche qui curiosamente il calo è stato del 14.6%.
Ragionando su questi dati – e riferendoci ad Aprilia – si può notare come nelle amministrative del 2018 al primo turno gli elettori al voto sono stati il 56%: un calo del 14% determinerebbe un’affluenza del 42%.
Considerati i 55.474 aventi diritto nel Comune di Aprilia tale curiosa proiezione significherebbe che si presenteranno al secondo turno circa 23.300 apriliani.
Se diamo per scontato, anche se scontato non è, che gli elettori che al primo turno hanno votato il candidato sindaco Vulcano (11.668) e quelli che hanno votato al primo turno Terra (9.664) rimangano fermi sulle loro posizioni e vadano comunque al voto con le stesse percentuali di calo fisiologico, arriveremmo ad un totale di 21.300 voti.
Dei 23.300 (il 42% dei votanti) che abbiamo azzardato prima nel nostro singolare conteggio, che tiene presenti i cali delle scorse amministrative dei comuni del territorio, rimarrebbero 1.968 voti fluttuanti.
Ricordiamo che la differenza di voti dei due candidati al primo turno è stata pari a 2.004.
La proiezione sull’affluenza peggiorerebbe ancora se si prende come riferimento l’ultima elezione in cui ad Aprilia si andò al secondo turno: quella del 2009 dove ci fu un ballottaggio tra Ilaria Bencivenni e Domenico D’Alessio. In quel caso il calo tra il primo e il secondo turno fu ancora più marcato: 77,2% contro 58%. Circa il 19% ha quindi rinunciato a votare al secondo turno.