La Commissione Governo del Territorio ha approvato nella seduta odierna, con 7 voti favorevoli e un astenuto (Forza Italia), la proposta di delibera per l’istituzione della Casa della Città e del Territorio a Latina.
L’atto, predisposto dal dirigente Paolo Ferraro su indirizzo degli Assessori Ranieri e Castaldo, una volta approvato in via definitiva in Consiglio comunale avvierà il percorso per la creazione di un’associazione culturale, denominata Casa della Città e del Territorio, che avrà il compito di supportare i processi di trasformazione della città di Latina e della provincia pontina. Secondo le linee di indirizzo, approvate dalla Commissione insieme alla proposta di delibera, la struttura sarà autonoma, aperta alla partecipazione e interagirà con altre associazioni attive sul territorio per la divulgazione delle tematiche dell’urbanistica e dell’architettura. «Sarà uno strumento di democrazia – ha sottolineato la Presidente della Commissione Celina Mattei – ne faranno parte soggetti pubblici e privati e un rappresentante dell’Amministrazione comunale. Gli interessati potranno partecipare ad un Avviso Pubblico che verrà appositamente indetto».
Offrendo il suo supporto tecnico-scientifico e culturale, la Casa della Città e del Territorio accompagnerà l’Amministrazione nella programmazione, elaborazione e definizione di quegli interventi che per dimensione, localizzazione, valenza strategica, rilevanza storico-architettonica o ambientale richiederanno più attenzione, con particolare interesse all’analisi e all’implementazione delle progettualità complesse che coinvolgono il territorio in modo da favorire lo sviluppo di azioni di governo anche a scala sovra-comunale. L’associazione promuoverà inoltre la conoscenza e il dialogo fra tutti gli attori della scena urbana e informerà sull’attività in corso attraverso eventi, esposizioni, seminari oltre che su un sito internet dedicato.
La Casa della Città e del Territorio avrà una propria sede, uno statuto che sarà soggetto al vaglio della commissione Governo del Territorio, un Consiglio direttivo i cui rappresentanti o loro delegati si interfacceranno con l’Amministrazione e gli assessorati competenti per approfondire proposte di studio e progettualità. Il tutto per costituire un organismo partecipativo di trasformazione urbana che possa integrarsi con i percorsi già in atto al fine di dare ulteriore slancio al processo di condivisione tra istituzioni e cittadini.