“Abbiamo trovato una soluzione alternativa conferendo tutto l’umido alla Kyklos dopo il rifiuto di Sep di riceverlo perché secondo la società la percentuale di impurità era troppo alta, ma intanto stiamo lavorando a soluzioni definitive per il futuro, cominciando da settembre con una campagna informativa e i vigilini che controlleranno in strada che si differenzi correttamente”. Così Michele Bernardini, direttore di ABC, spiega i passaggi che la società mette in campo per risolvere l’emergenza che si è venuta a creare dai primi di agosto.
La società di Pontinia, infatti, ha comunicato di non voler più accettare i rifiuti umidi dai comuni che lo conferiscono “troppo sporco”. Tra questi anche la città capoluogo. La Sep non accetta rifiuti che contengano impurità pari all’8% del peso e ha attivato alcune clausole contrattuali che prevendono lo stop ai conferimenti qualora le impurità fossero superiori a quanto stabilito.
“Noi abbiamo due canali di flusso – chiarisce Bernardini -: mentre l’umido che arriva dal porta a porta è pulito, quello stradale è tradizionalmente di bassa qualità. Ma nella raccolta non si possono dividere e confluiscono, quindi, in un unico canale. Così si abbassa in generale la qualità dell’umido conferito”.
La città di Latina conferisce mediamente circa 60 tonnellate di rifiuti umidi, di cui due terzi fino a luglio finivano alla Kyklos e un terzo alla Sep. A oggi tutto finisce ad Aprilia.
Ma ad agosto, alle difficoltà scaturite dalla cesura della Sep, si uniscono una serie di fattori concomitanti, come l’aumento dell’umido, il caldo e alcune difficoltà operative per la chiusura dei magazzini che rallentano le manutenzioni.
“Noi abbiamo implementato il nostro lavoro – aggiunge il direttore di ABC – se in una zona non viene finita la raccolta, si completa il giorno dopo a prescindere dalle aree”
La Sep ha intenzione di introdurre un sistema premiante di pagamento per quei Comuni che conferiscono l’umido pulito, da qui la necessità di migliorare la differenziata per non avere incrementi di spesa.
“Invitiamo la cittadinanza – è l’appello del manager di ABC – a rispettare giorni e orari di conferimento nei cassonetti stradali e a conferire solo materiale organico per migliorare la qualità dell’umido”.
L’auspicio del direttore è quello di avere una rete di impianti più capillare “perché non essendo sufficienti si creano situazioni dove il sistema va in crisi velocemente. Io mi auguro – conclude Michele Bernardini – che ci sia un sistema in cui il pubblico gestisca gli impianti e che sia lo stesso pubblico a chiudere la filiera del ciclo dei rifiuti”.