“Chiarezza e rispetto degli impegni assunti. Questo è quello che la Regione Lazio ha il dovere di fare nei confronti di centinaia di lavoratori del servizio Cup regionale che stanno vivendo un momento complicatissimo, segnato da incertezza e timori per il proprio futuro. Persone che da anni svolgono con diligenza ed impegno il proprio lavoro fondamentale nell’erogazione di servizi agli utenti, tramite i call center e gli sportelli regionali della sanità, che in questi giorni si sarebbero trovati di fronte a quello che sembra un aut aut da parte della azienda che si è aggiudicata la nuova gara d’appalto. I lavoratori sarebbero stati messi di fronte a contratti che non rispettano le condizioni precedenti, alla riduzione dei già esigui salari di circa 200 euro, alla cancellazione degli scatti di anzianità ed al rapporto di esclusività per i contratti part time. Una situazione che non si può che definire da terzo mondo a fronte di una richiesta di servizi che aumenta costantemente. Ho parlato con queste persone, ho ascoltato dalla loro voce la disperazione per un futuro incerto che non meritano. A loro deve essere data una risposta immediata che sta prima di tutto nel rispetto dell’impegno assunto proprio dalla Regione Lazio di salvaguardare i livelli occupazionali e salariali. Ed in questo contesto chiedo a Zingaretti, all’assessore D’Amato, al segretario generale della regione Lazio, Tardiola e all’assessore regionale al lavoro, Di Berardino, di non voltarsi dall’altra parte ma di convocare immediatamente tutte le sigle sindacali per dare certezze ai lavoratori che con il proprio impegno assicurano ogni giorno l’erogazione di servizi ed assistenza fondamentale agli utenti della sanità del Lazio”.
Lo dichiara in una nota il presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone