“L’asfalto elettorale ha ceduto, di schianto, in zona Fossignano”. Questo il commento di Aprilia Possibile dopo che la scorsa settimana un pullman è finito in una voragine creatasi proprio su via Fossignano a causa del cedimento dell’asfalto. “Un anno fa, il 14 novembre 2017, denunciavamo come sul tema dell’asfalto l’Amministrazione Terra oscillasse tra promesse elettorali, leccatine sparse e fenomeni di dissociazione psicologica: nel 2013 definiva superata l’emergenza delle strade apriliane. E lo facevamo proprio prendendo ad esempio l’altopiano di Fossignano, recentemente riasfaltato.
Da anni denunciamo la mancanza di pianificazione sul nostro territorio, sottolineando come gli interventi di riasfaltatura effettuati non seguissero e non seguano nessuna logica (forse soltanto quella elettorale).
Il cedimento dell’asfalto su via Fossignano è conseguenza di quella mancata programmazione: la via è un’arteria importante di collegamento per il territorio, e nel tempo si sono succeduti numerosi incidenti gravi. Via Fossignano come tante altre artiere del territorio vanno non solo riasfaltate con qualcosa di più di una “leccatina”, ma messe seriamente in sicurezza: guard rail a norma e illuminazione sono indispensabili.
Sebbene il maggior responsabile di tutto questo sia l’Amministrazione con l’assenza di pianificazione seria, trovandosi oggi costretta a un rifacimento urgente del manto stradale, chiediamo al Presidente della Commissione Trasparenza, Giorgio Giusfredi, di intervenire per capire chi ha effettuato la progettazione del rifacimento del manto stradale che ha ceduto in via Fossignano, e fare luce sull’assegnazione e sulla chiusura dell’appalto.
Chiediamo inoltre che il Comune di Aprilia istituisca un’apposita pagina web all’interno della quale si elenchino – annualmente – le strutture, le strade e le aree viarie nelle quali saranno previsti degli interventi e, allo stesso tempo, uno specifico spazio per le segnalazioni dei cittadini all’interno del quale si possa vedere lo “stato” di avanzamento della segnalazione.
Non serve andare dall’altra parte del mondo: città come Roma, Firenze, e tante altre nel nostro Paese già adottano questo sistema. Siamo tra le prime città del Lazio, ma ragioniamo e programmiamo come fossimo gli ultimi della classe, con gravi conseguenze per la cittadinanza. Basta!
