Torna il tradizionale appuntamento con la Sagra e le feste della Polenta di Sermoneta. Il primo appuntamento è per domani, domenica 22 gennaio, in piazza del Popolo, nel cuore del centro storico, a cura dell’associazione Festeggiamenti organizzatrice dal 1977, e dell’amministrazione comunale di Sermoneta.
«Dopo le edizioni 2021 e 2022 saltate a causa della pandemia – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – questa edizione della Sagra rappresenta un ritorno alla normalità, con la possibilità per quanti verranno nel nostro borgo di scoprire non soltanto le eccellenze gastronomiche di Sermoneta, ma anche quelle culturali e architettoniche. Vi aspettiamo a Sermoneta»
Già dalle 6 della mattina i “polentari”, anziani di Sermoneta che conservano l’antica ricetta del piatto tipico sermonetano, inizieranno ad accendere il fuoco in piazza per la preparazione della polenta nei tipici paioli di rame.
Dopo la messa nella cattedrale di Santa Maria Assunta, solenne processione con la sacra immagine di Sant’Antonio Abate accompagnata dalla Banda musicale Fabrizio Caroso. Con la benedizione della polenta e dei pani, alle 12.30, la sagra avrà ufficialmente inizio, con la distribuzione della polenta con ragù e salsiccia. Alle 15, spettacolo degli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta.
La Sagra della Polenta sarà l’occasione per turisti e visitatori di scoprire le eccellenze di Sermoneta: alle 10.30 è in programma una visita guidata tratuita per il borgo a cura dell’associazione Meraviglia; inoltre è possibile visitare la mostra “Ritratto d’Artista” presso il Museo Diocesano, con opere di Laura Marcucci Cambellotti, Giacomo Balla, Duilio Cambellotti e Francesco Marcucci; il museo della Ceramica, il museo C’era una volta, il Castello caetani, le chiese e i vicoli di Sermoneta.
A disposizione dei visitatori ci sarà un bus navetta per raggiungere il centro storico, con partenza dalle 11 dall’area mercato di Monticchio.
Sempre domenica 22 gennaio la polenta sarà celebrata a Doganella di Ninfa. Il comitato parrocchiale, con il patrocinio del Comune di Sermoneta, ha predisposto un programma che incrocia la tradizione religiosa con quella enogastronomica. Si inizierà la giornata alle ore 6 nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Assunta con la preparazione della polenta; alle 9,30 partirà la processione dei trattori per le vie del borgo, mentre alle 10,50 dal piazzale Conte Luigi Galamini la statua sarà portata in Chiesa a spalla per la messa. A seguire inizierà la distribuzione della polenta con sugo di salsicce. Il ricavato della festa verrà utilizzato per opere parrocchiali e di beneficenza.
LA STORIA
Un appuntamento tra storia, religione, tradizione ed enogastronomia che affonda le sue origini nel 1503, quando il seme del mais arrivò a Sermoneta grazie a Guglielmo Caetani, che dopo un lungo esilio a Mantova, fece ritorno a Sermoneta appena avuta notizia della morte di Alessandro VI Borgia, il Papa che gli aveva tolto il feudo con la scomunica e fatto uccidere due fratelli.
Guglielmo ritornando al suo paese portò con se il seme del granoturco venuto dall’America e lo seminò sui su fertili territori. La farina del granturco fu usata inizialmente per procurare pietanze ai prigionieri del castello ed in seguito dai poveri e dai pastori come cibo quotidiano.
A quei tempi a Sermoneta tra i poveri vi erano molti pastori scesi dai monti dell’alto Lazio e dall’Abruzzo alla ricerca di pascoli più verdi per i loro bestiami. Per la ricorrenza della festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali domestici, il 17 gennaio, i pastori scendevano in paese a far benedire i loro animali ed in questa occasione veniva offerto loro e a tutta la popolazione un piatto di polenta condita con carne di maiale e cucinata sulla pubblica piazza.