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Abbattimento selvaggio degli alberi: sit-in di protesta questa domenica a Genzano.

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Abbattimento selvaggio degli alberi: sit-in di protesta questa domenica a Genzano del comitato cittadino “Stop motoseghe #piantàtela”. La manifestazione si terrà dalle 11.00 alle 13.00 in via Emilia Romagna, all’altezza del km.1,400. I partecipanti potranno anche firmare la petizione, per chiedere all’Amministrazione Comunale di smetterla di tagliare piante secolari, senza curarle e salvaguardarle, e senza aver prima consultato la volontà popolare”. Il comitato si riferisce in particolari ai tagli effettuati al boschetto di via Marche e in via Grandi.

Per firma la petizione on line: http://chng.it/RGzb7nyBqH

“Questa domenica – spiegano dal Comitato – ci diamo convegno sul luogo del delitto, cittadine e cittadini tutti, associazioni, donne e uomini di buona volontà, in via Emilia Romagna, all’altezza del km.1,4, con accesso dal prato di via Enrico Mattei (di fronte la farmacia comunale), per avanzare a gran voce le seguenti richieste all’amministrazione comunale di Genzano:

Stop motoseghe! #piantàtela!

#piantàtela! di tagliare piante secolari, senza curarle, salvaguardarle o trapiantarle, e senza aver prima consultato la volontà popolare, con l’ausilio di esperti, tecnici e politici, in apposite assemblee cittadine e/o di quartiere;

#piantàtela! di considerare i beni comuni, il verde pubblico e l’ambiente come inutili, o addirittura dannosi e pericolosi, e non già una ricchezza da proteggere, salvaguardare e manutenere;

#piantàtela! di non condividere, ideare e realizzare progetti di utilizzo e sviluppo dei parchi e dei polmoni verdi rimasti, compreso il bacino del lago di Nemi e le bellezze naturalistiche circostanti;

#piantàtela! di declassare polmoni verdi importanti come il boschetto di Via Marche e Via Grandi a semplice legnaia e taglio di bosco, cominciando invece a ragionare insieme su come utilizzarli per il benessere, lo svago e la salute dei cittadini, con percorsi attrezzati, piste ciclabili, aree didattiche e ricreative.

In particolare non si può non considerare che il boschetto di Via Marche insiste su uno dei più grandi e importanti siti archeologici del mondo, quale la Villa degli Antonini;

#piantàtela! di lasciare al degrado e all’abbandono ville comunali, parchi e giardini, senza una seria e concreta programmazione manutentiva, conservativa e promozionale;

#piantàtela! di credere che sia possibile il governo di una città senza partecipazione, condivisione, informazione e trasparenza, senza cioè che si sostanzi, nella vita di tutti i giorni, il concetto di sovranità popolare.

Invece di azionare le motoseghe contro una pianta innocente, #piantàtela!

Vi sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali”.

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