L’ADOC di Latina e il Comitato Class Action Acqualatina informano tutti i cittadini di aver sottoscritto un protocollo di intesa per avviare a livello territoriale nei comuni dell’ATO 4 un’azione congiunta finalizzata alla tutela dei diritti dei consumatori in ordine al recupero di importi corrisposti ad ACQUALATINA SPA, a partire da gennaio 2016 per le note “partite pregresse”, dichiarati non dovuti dal Tribunale di Roma con l’ordinanza del 3 luglio scorso.
Le “Partite Pregresse” sono state oggetto di forti critiche, poiché spostano sul cittadino/ consumatore la responsabilità di una cattiva gestione della Società per azioni. Questa class action finalmente fa giustizia degli abusi perpetrati ai danni dei cittadini corretti.
L’Adoc di Latina, ha quindi deciso di lavorare a fianco del Comitato per informare tutti i cittadini dell’opportunità di recuperare le quote ingiustamente pagate, informando e coinvolgendo il maggior numero possibile di utenti di Acqualatina.
Dunque, l’ADOC di Latina e provincia collaborerà con il Comitato Class Action per avviare, in tutti i comuni facenti parte dell’ATO 4, un’azione congiunta finalizzata alla tutela dei diritti dei consumatori in ordine al recupero di importi illegittimamente corrisposti al Gestore.
Il Presidente dell’Adoc di Latina Mayla Lenzini, nell’esprimere soddisfazione per la collaborazione, invita tutti gli utenti di Acqualatina a rivolgersi, a partire dal prossimo mese di settembre, presso tutte le sedi dell’Adoc dei Comuni della provincia di Latina, dove verranno fornite le informazioni sulla class action e potranno essere presentati i moduli di adesione all’iniziativa giudiziaria per il recupero delle somme indebitamente richieste da Acqualatina.
Il Comitato Class Action Acqualatina esprime grande soddisfazione per l’accordo sottoscritto con l’ADOC Latina: “Il protocollo d’intesa raggiunto è un passo avanti importantissimo nella battaglia contro Acqualatina, in quanto la collaborazione con coloro che, da sempre, si battono per garantire ai loro amministrati il diritto primario all’accesso all’acqua ad un costo accessibile, farà ottenere importanti risultati per tutti gli utenti dell’Ato 4 ed in particolar modo per le fasce più deboli.”
