Affitti falsi per il permesso di soggiorno. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina indaga 9 persone, segnalate a vario titolo per falso, sostituzione di persona e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. L’indagine, coordinata dalla Procura di Latina, trae origine da un’attività di polizia economico-finanziaria condotta nei confronti di un’agenzia immobiliare del capoluogo pontino. E’ stato ricostruito un “modus operandi” che ha permesso di ipotizzare uno strutturato sistema, realizzato attraverso un impianto organizzativo perfettamente rodato e altamente remunerativo. La finalità era quella di favorire l’immigrazione clandestina, avvalendosi di contratti di locazione immobiliare falsi, e permettere illegalmente l’ingresso o le permanenza in Italia di cittadini stranieri, per lo più indiani impiegati nel settore agricolo. Un cittadino pakistano faceva da intermediario per reperire “clienti” sul territorio. Ogni pratica prevedeva un compenso di circa 1.000 euro.
“In tale contesto, l’attività investigativa, svolta sotto la direzione del Procuratore Capo di Latina, il Dottor Giuseppe De Falco, – spiega la nota della Guardia di Finanza – ha consentito di acquisire una serie di elementi idonei ad ipotizzare (fatta salva la presunzione di innocenza sino al completamento dell’iter processuale) possibili illeciti penali nei confronti di 9 persone ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, dei reati di cui agli articoli 480, 494 del codice penale, nonché dell’art. 12 comma 5 del Decreto Legislativo 286/1998 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero).
In particolare, a seguito di una mirata attività di analisi su alcuni contratti di locazione immobiliare stipulati in favore di persone di origine prevalentemente indiana (gran parte delle quali impiegate nel settore agricolo), sono state rilevate diverse anomalie, sulle quali, sin da subito, si è concentrata l’attenzione delle Fiamme Gialle pontine, e in particolare:
– la sussistenza di plurimi contratti di locazione aventi ad oggetto lo stesso appartamento (peraltro di modeste dimensioni) e il medesimo arco temporale – stipulati in favore di un numero elevato di cittadini extracomunitari;
– la presenza di contratti di locazione stipulati all’insaputa di ignari/reali proprietari, con il rischio concreto per quest’ultimi di vedersi ingiungere richieste di pagamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’escussione in atti dei proprietari degli immobili in questione, l’analisi della documentazione acquisita nel corso delle perquisizioni locali nonché attività dinamiche sul territorio hanno permesso di disvelare l’esistenza di un’attività di fatto ‘di servizi per l’immigrazione’ gestita dagli amministratori della predetta agenzia immobiliare parallelamente a quella ordinaria e ufficiale.
I predetti, grazie all’intermediazione di un cittadino pakistano, incaricato di reperire sul territorio i “clienti” (prevalentemente di origine indiana), predisponevano, utilizzando documentazione precedentemente acquisita in copia per finalità connesse all’attività principale d’impresa (documenti di identità, estremi catastali, codici fiscali etc.), contratti di locazione falsi, riportanti l’apposizione della firma falsa dei proprietari, al solo fine di permettere, dietro compenso (pari a circa 1.000 euro “per pratica”), l’illecito ottenimento del nullaosta da parte della competente Autorità per l’ingresso nel territorio dello Stato.
Durante l’attività sono stati inoltre sequestrati 80 grammi di hashish e 2 di cocaina, con la conseguente denuncia di una persona all’Autorità Giudiziaria per il reato di previsto e punito dall’art. 73 comma 5 del DPR 309/90 (traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti).
L’attività di servizio riportata testimonia lo sforzo operativo della Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nella lotta a ogni forma di illecito in pregiudizio dell’ordine e della sicurezza pubblica”.