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Alcool e droga, poi aggredisce la compagna: la Squadra Volante arresta un 46enne

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Nelle prime ore della mattinata odierna gli agenti della Squadra Volante della Questura pontina hanno tratto in arresto un pregiudicato 46enne, resosi responsabile di una violenta aggressione ai danni una donna di 50 anni con la quale intratteneva una relazione amorosa da circa 6 mesi.

I due, entrambi residenti a Nettuno (RM), si erano dati appuntamento, come da loro abitudine, presso un albergo sulla Statale Pontina e tuttavia, quella che doveva essere una notte d’amore si era ben presto trasformata in un incubo.

L’uomo, dai successivi particolari emersi, dopo aver assunto abbondanti alcolici e cocaina, si scagliava contro la donna colpendola con efferata violenza tanto che la poverina si presentava, all’arrivo dei poliziotti, con la maglietta intrisa di sangue fuoriuscito dalle vistose lesioni al volto.

L’intervento della Volante veniva richiesto dallo stesso personale dell’albergo, intervenuto a difesa della donna, così come era richiesto l’intervento di un’ambulanza per le cure del caso.

La furia dell’uomo non si placava nemmeno in presenza degli uomini in divisa tanto che, anche in loro presenza, tentava di colpire nuovamente la donna, prontamente bloccato dagli agenti che per l’occasione dovevano ricorrere allo spray urticante in loro dotazione.

Altri particolari emersi dal racconto della vittima descrivevano un rapporto insano, da sempre connotato dalle pesanti angherie e violenze dell’uomo che in due occasioni precedenti aveva già costretto la donna a ricorrere alle cure di presìdi ospedalieri della zona, facendola poi desistere dallo sporgere denuncia con la minaccia di farle sequestrare la figlia e di farle uccidere la sorella disabile, da personaggi della malavita romana di cui millantava la conoscenza.

Tuttavia, come spesso accade in questi drammatici teatri, pur non avendolo mai denunciato in precedenza, la sordida violenza dell’uomo non si era mai placata.

L’uomo veniva infine ristretto in stato di arresto presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa di essere trasferito in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria a cui dovrà rispondere dei reati di lesioni personali, maltrattamenti aggravati, minacce aggravate, oltre che di resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

 

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