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“Alleanza per l’Oncologia”, un concerto di solidarietà alla scuola Toscanini di Aprilia

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Concerto di solidarietà, due vocaboli che implicano la collaborazione di più soggetti per un fine comune: l’armonia e la reciprocità. E’ questo infatti l’obiettivo alla base dell’evento “Alleanza per l’Oncologia” del 20 ottobre prossimo che si terrà presso l’I.C. Toscanini di Aprilia, promosso dalla  UOC  di Oncologia Territoriale di Aprilia in collaborazione con le Associazioni che ne condividono gli obiettivi: “Tribunale per i Diritti del Malato”, “ANDOS – Comitato di Aprilia ODV”, “Fondazione HEAL”, “Il Senso della Vita”. E’ rivolto a tutti i cittadini che hanno a cuore il traguardo della sconfitta del cancro attraverso le cure specifiche, la disponibilità di un numero adeguato di medici e infermieri, il sostegno per affrontare le difficoltà che si presentano lungo il percorso di cura.

L’Oncologia Territoriale di Aprilia nasce nel 2008  da una visione futura dell’assistenza di prossimità grazie al Direttore del Distretto LT1, che comprende la Casa della Salute di Aprilia, e delle Direzioni Generali e Sanitarie che si sono succedute negli anni, con l’intento di avvicinare le cure e l’assistenza oncologica ai cittadini. Rappresenta ad oggi uno degli esempi migliori di  cure nel territorio per persone che purtroppo si trovano a vivere un’ esperienza di salute difficile come quella di una neoplasia. Questo servizio territoriale si caratterizza per l’alta competenza specifica e per la piena attenzione al paziente, che viene trattato come un famigliare dal Dr. Spinelli e dal suo team di medici ed infermieri.

Presso il Polo Oncologico sono attivi 5 percorsi interni che comprendono l’Ecografia Mammaria, l’Eco di tutti i tessuti molli, visita Pneumologica, visita Cardiologica, visita Endocrinologica.

Sono aumentati i pomeriggi di attività da 2 a 3, sono funzionanti 6 poltrone chemio, sono state attivate le instillazioni vescicali per la neoplasia dell’apparato urinario che prevede percorsi interni unitamente alla neoplasia mammaria e polmonare. Gli spazi disponibili sono esauriti, sarebbero necessarie due stanze per ospitare ulteriori Oncologi ed un Infermiere.

Un paziente oncologico si trova spesso ad affrontare ostacoli che vanno oltre il mero aspetto clinico, con problematiche che spaziano dagli aspetti economici, alla vita familiare, agli aspetti psicologici, al lavoro; problematiche che si amplificano per chi vive in aree decentrate e quindi lontane dai servizi.

Il dibattito sulla necessità di promuovere l’oncologia locale è aperto da tempo: l’aumento dell’età media della popolazione conseguente anche all’aumento della durata della vita media, l’incidenza di casi di pazienti oncologici in età avanzata, le cure oncologiche che permettono di aumentare le speranze di vita, sono tutti elementi che portano ad un aumento dei pazienti oncologici che necessitano di cure nel tempo per combattere la malattia, per i necessari controlli di mantenimento, per il trattamento delle recidive.

Ora appare chiaro che poter curare in strutture di prossimità quali sono le Case della Salute/ASL presenti “vicino casa” significa non solo decongestionare i grandi centri Ospedalieri, ma anche evitare gli stress da viaggi necessari per il raggiungere i luoghi di cura.

Una sfida questa che sembra essere stata vinta ad Aprilia, caso unico nel panorama nazionale. Ma come si è riusciti ad arrivare a questo sorprendente risultato?

Può sembrare una banalità ciò che stiamo per dire, ma non è affatto così.

Dire che il successo delle cure oncologiche di prossimità è arrivato grazie al lavoro metodico, instancabile del personale medico presente nella UOC-UOS di Aprilia, e che il successo è arrivato attraverso rapporti di collaborazione professionale e istituzionale, può sembrare una banalità, ma non lo è affatto per chi conosce anche solo un pochino la complessità delle cure oncologiche, fatte di esami del sangue, cure psicologiche, tac e risonanza, chemioterapia, cure con farmaci sperimentali .

L’amore per la propria professione di medico oncologico o di infermiere non ha bisogno di tante spiegazioni: la cura della persona che vive la malattia è una “missione” ed è il motore essenziale per il raggiungimento di traguardi di questa grandezza.

Ma tutto questo necessità ancora di un altro tassello: la collaborazione.

In particolare la collaborazione tra enti privati e pubblici, e questa merita una riflessione attenta: perché il caso “Aprilia” di cure oncologiche di prossimità si fonda sì sulla forte volontà del  personale medico, ma si appoggia anche alle importanti relazioni di collaborazione tra ASL di Latina, Ospedale S.M. Goretti di Latina, l’Oncologia Medica dell’Università la Sapienza di Roma, all’aiuto di organizzazioni locali no-profit di volontariato  (Tribunale per i Diritti del Malato, Fondazione Heal, Associazione Il senso della vita e Associazione Nazionale Donne Operate al Seno), infine ma non meno importante anche dell’aiuto di istituzioni assistenziali private (ICOT di Latina) grazie ad un accordo specifico che garantisce disponibilità per i pazienti oncologici in carico all’UOC di Aprilia.

Questa rete di soggetti vede il suo punto focale nella UOC/UOS presente all’interno della Casa della Salute di Aprilia.

La presenza di associazioni di Aprilia a supporto della UOC/UOS di Aprilia aumenta la percezione dei cittadini di Aprilia che la Casa della Salute è la loro “casa” a cui possono fare riferimento e in cui possono trovare soluzioni ai loro problemi di salute.

Grazie alla disponibilità della ASL, le Associazioni locali hanno spazi fisici dedicati: al piano terra della Casa della Salute l’Associazione “Tribunale per i Diritti del Malato” tramite i suoi volontari offre supporto allo staff medico in termini di orientamento degli utenti e compilazione documenti preparatori.

Le associazioni “il Senso della Vita” e “Andos” si occupano maggiormente di organizzare attività di formazione,  incontri specifici con pazienti oncologici e donne operate al seno, percorsi ad hoc a supporto dei pazienti oncologici. Infine, “Fondazione Heal” offre un servizio di trasporto solidale per pazienti oncologici non autonomi o in condizioni di fragilità socio-economica.”  (da rivista Mecosan)

Ogni persona sensibile alla tematica della  lotta alle malattie tumorali è invitata a partecipare all’evento musicale.Si ringrazia la Dirigente Scolastica Dott.ssa Antonella Rinaldi per aver offerto la disponibilità dei locali per la realizzazione della manifestazione e l’Associazione Culturale “DIAPASON”, con l’Insieme Strumentale che  offrirà al pubblico presente il “Concerto di Solidarietà” diretto dal Maestro Enrico Raponi.

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