“Un altro passo in avanti verso la semplificazione amministrativa, per una gestione più efficiente delle aree naturali protette, con cui il nostro patrimonio naturalistico va configurandosi progressivamente in ambiti omogenei, in termini di biodiversità ed ecosistemi. Una ripartizione, sotto la gestione unitaria regionale, grazie alla quale otterremo un potenziamento anche dal punto di vista delle attività di tutela ambientale”. Così Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio, commenta la proposta di legge sul riordino delle aree naturali protette prevista da una propria delibera approvata oggi dalla Giunta regionale e che verrà poi sottoposta all’esame del Consiglio regionale.
“Le aree naturali protette interessate da questo provvedimento sono state così riordinate: la ‘Riserva naturale regionale di Tor Caldara’ passa all’Ente regionale ‘Parco dei Castelli Romani’, e insieme assumono la nuova denominazione di ‘Parchi dei Castelli Romani e dell’Agro Pontino’; la ‘Riserva naturale regionale di Macchiatonda’ all’Ente gestore del ‘Parco naturale regionale di Bracciano – Martignano’, e insieme diventano ‘Parchi di Bracciano – Martignano e del territorio Tolfetano Cerite’; il ‘Parco sub-urbano Valle del Treja’ passa all’Ente regionale ‘Monti Cimini- Riserva naturale Lago di Vico’, e insieme diventano ‘Parchi della Tuscia Laziale’; la ‘Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile’ va all’Ente regionale ‘Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia’, sotto l’unica denominazione ‘Parchi dell’Appennino e dei Laghi Reatini’ – spiega Lombardi – Il ‘Parco suburbano dell’Antichissima città di Sutri’ viene invece convertito in ‘Monumento Naturale dell’Antichissima città di Sutri’”. Soppressi i Consorzi di gestione del ‘Parco sub-urbano Valle del Treja’, e della ‘Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile’, in adeguamento alla norme vigenti”.
“Il riordino previsto da questa proposta di legge è la tappa di un processo più ampio fin qui portato avanti grazie alla concertazione con i Comuni interessati condotta dalla Direzione Parchi del mio Assessorato, che ringrazio per il lavoro svolto – prosegue Lombardi – Il passaggio alla gestione unitaria regionale continuerà con la partecipazione e collaborazione dei Comuni delle aree naturali protette, così riordinate, i cui sindaci, parteciperanno alle sedute del Consiglio Direttivo dei nuovi soggetti gestori, con funzioni consultive e propositive”. “Tra le altre misure previste dalla delibera, la nomina di un direttore per il Parco Marturanum, le Riserve naturali di Monte Rufeno, Selva del Lamone, Monterano, Lago di Posta Fibreno, Montagne della Duchessa e per le aree naturali protette non riformate”, conclude Lombardi.