Anche i figuranti della Passione di Cristo di Sezze hanno partecipato alla “Via Crucis di solidarietà per le donne vittime della tratta e della prostituzione coatta”, che si è svolta venerdì sera a Roma, lungo le vie del quartiere Garbatella.
Il suggestivo corteo, illuminato da numerose fiaccole, si è snodato in una delle zone più colpite dal “turpe mercato della prostituzione coatta”, spiega la Comunità Papa Giovanni XXIII, che è impegnata da oltre trent’anni a “dare voce a chi non ne ha”.
L’iniziativa è stata realizzata dalla stessa Comunità con la collaborazione di numerosi partner istituzionali, tra cui: la Segreteria di Stato Vaticana, il Ministero degli Affari Esteri, il Comune di Roma, Rai, Polizia di Stato, Unitalsi, Arma dei Carabinieri e tanti altri (per l’elenco completo delle adesioni vedere il sito www.donnecrocifisse.it). Tra i partner ufficiali dell’evento anche l’Associazione della Passione di Cristo di Sezze.
Anche Papa Francesco, al termine dell’udienza generale di mercoledì 5 aprile, ha rivolto un saluto alla Comunità Papa Giovanni XXIII ed ha esortato “a continuare l’opera in favore di ragazze sottratte alla prostituzione”, ha invitato “i romani a partecipare alla Via Crucis per le donne crocifisse”.
Insieme alla simbolica Via Crucis il folto pubblico presente ha potuto ascoltare la testimonianza diretta di ragazze che hanno vissuto sulla propria pelle la condizione di schiavitù. Diversi testimonial e personalità hanno portato sulle spalle la Grande Croce, mentre nell’ultimo tratto della Via Crucis sono state messe in scena la crocifissione e resurrezione. Ai ragazzi della Passione di Cristo è stato affidato il compito di ricreare le atmosfere e le suggestioni legati alle sofferenze del Cristo condotto al calvario: vestiti con i tradizionali costumi e le splendide armature del Venerdì Santo di Sezze, i ragazzi setini hanno fatto rivivere un pezzo della straordinaria rappresentazione che ogni anno rivive a Sezze, lungo le vie del centro storico, la sera del Venerdì Santo.
“Per noi della Passione di Cristo di Sezze è stato un onore contribuire ad una iniziativa così importante, per diffondere un messaggio di grande civiltà – affermano i rappresentanti dell’Associazione della Passione di Cristo di Sezze – La nostra manifestazione, nota in tutta Italia e nel mondo, vuole anche essere uno strumento per la diffusione di valori e messaggi importanti, oltre che la continuità di una tradizione che si tramanda da secoli. Rinnoviamo il nostro invito ad essere presenti la sera del Venerdì Santo a Sezze per assistere dal vivo alla magnifica Passione di Cristo”.
Sono più di 100 mila, le donne straniere costrette a prostituirsi nel nostro paese. Hanno tra i 15 e i 25 anni e sono soprattutto nigeriane e slave. Attratte dalla speranza di una vita migliore appena arrivano nel nostro paese, cadono nella rete della tratta sessuale e con la violenza sono costrette alla prostituzione.