fbpx
HomeArchivio CronacaAnche in provincia di Latina sequestri della Finanza di Bologna e Napoli...

Anche in provincia di Latina sequestri della Finanza di Bologna e Napoli ad un imprenditore contiguo ai clan camorristici. VIDEO

Articolo Pubblicato il :

Passa anche per la provincia di Latina l’operazione scattata questa mattina all’alba, condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Bologna e del Comando Provinciale di Napoli, che ha portato alla confisca di un ingente patrimonio, del valore di circa 300 milioni di euro. Il provvedimento è scattato in esecuzione di un provvedimento emesso dell’Autorità Giudiziaria napoletana. L’intero patrimonio finito sotto sequestro è riconducibile ad un imprenditore di 63 anni, operante nel settore immobiliare, condannato nell’ambito dell’operazione “Omphalos”, per esercizio abusivo del credito ed intestazione fittizia di quote societarie e di beni; quest’ultimo reato con l’aggravante del “metodo mafioso”, per aver agevolato vari clan camorristici. Tra questi figurano anche i clan Mallardo e Di Lauro, noti per aver messo le “mani” anche nelle province di Roma e Latina. Sotto sequestro sono finiti ben 628 tra fabbricati e terreni (alcuni presenti in provincia di Latina), 16 auto, alcune di lusso, rapporti bancari e partecipazioni societarie.

 

“L’odierno provvedimento – spiega la nota della Guardia di Finanza – costituisce un primo epilogo delle complesse indagini di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria condotte in stretta collaborazione dalle Fiamme Gialle felsinee e campane, in particolare dagli specialisti del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna e Napoli, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia partenopea, che avevano portato, nel mese di luglio del 2017, all’arresto di 17 persone ed al sequestro di di beni del valore complessivo di 700.000.000 di euro.

Le attività investigative (sviluppate tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e attività di osservazione e appostamenti), le approfondite e sofisticate ricostruzioni dei flussi bancari e analisi societarie nonché le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia hanno consentito di ricostruire l’operatività di un articolato gruppo criminale legato a diversi clan camorristici (clan MALLARDO, clan DI LAURO, clan degli SCISSIONISTI, clan PUCA, clan AVERSANO, clan VERDE e clan PERFETTO).

L’organizzazione, operante in diverse regioni italiane – quali Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Lombardia – ma con base prevalente in Campania era risultata attiva in diversi settori illeciti, quali le truffe alle assicurazioni, l’esercizio abusivo del credito, gli investimenti immobiliari e l’intestazione fittizia di beni, effettuando in questo modo un’attività di reimpiego sistematico di enormi somme di denaro di provenienza illecita.

Dalle indagini era poi emerso come il gruppo camorristico fosse riuscito ad operare indisturbato anche grazie allo stabile e determinante appoggio di insospettabili colletti banchi; funzionari di banca e commercialisti infedeli i cui apporti si erano rivelati cruciali per la vita e l’espansione della compagine criminale.

La confisca eseguita ha interessato l’intero compendio patrimoniale e monetario illecitamente accumulato dall’imputato, costituito da un ingente numero di cespiti dislocato in 7 province (Bologna, Ravenna, Napoli, Caserta, Benevento, Latina e Sassari); si tratta, infatti, di ben 628 tra fabbricati e terreni, 16 autovetture, anche di lusso, rapporti bancari e partecipazioni societarie, il cui valore è risultato nettamente sproporzionato rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati dallo stesso e dal suo nucleo familiare.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI

NOTIZIE PIù LETTE