Sensazionale scoperta durante i lavori di pulitura e risistemazione dell’ex Refettorio dell’abbazia cistercense di Valvisciolo, in corso in questi giorni, per l’allestimento di una mostra fotografica e pittorica con opere del fondo storico dell’abbazia sull’architettura cistercense.
Gli esperti Padre Paolo Alberico Giammaria e Sonia Testa non potevano credere ai loro occhi quando sono emerse piccole tracce di pittura e andando più a fondo risultando queste sempre più chiaramente le tracce di un suggestivo ed inaspettato affresco. Si sono già messi a lavoro per scoprirne l’autore. Per quanto riguarda il tema raffigurato, spiega Sonia Testa Presidente dell’Archeoclub di Sermoneta, «potrebbe trattarsi della “Cena ad Emmaus”. È infatti un tema che spesso sostituisce quello dell’Ultima Cena soprattutto nei refettori conventuali. Solitamente caratterizzata da tre figure: i due viandanti e Gesù che spezza il pane, fulcro della scena essendo il gesto in cui il Cristo si manifesta ai suoi commensali».
La mostra, dal titolo “Immensas altitudines, immoderatas longitudines, supervacuas latitudines”, è curata dagli storici dell’arte Sonia Testa e Padre Paolo Alberico Giammaria. L’occasione della mostra è la festa in onore di San Bernardo, che dopo 47 anni il Priore Padre Andrea Rossi ha ripristinato per celebrare l’importante ricorrenza dei 920 anni della Fondazione dell’Ordine Cistercense, fondato nel 1098 da S. Roberto e che avrà poi un’espansione incredibile con l’arrivo di S. Bernardo nel 1112.
Gli esperti Padre Paolo Alberico Giammaria e Sonia Testa non potevano credere ai loro occhi quando sono emerse piccole tracce di pittura e andando più a fondo risultando queste sempre più chiaramente le tracce di un suggestivo ed inaspettato affresco. Si sono già messi a lavoro per scoprirne l’autore. Per quanto riguarda il tema raffigurato, spiega Sonia Testa Presidente dell’Archeoclub di Sermoneta, «potrebbe trattarsi della “Cena ad Emmaus”. È infatti un tema che spesso sostituisce quello dell’Ultima Cena soprattutto nei refettori conventuali. Solitamente caratterizzata da tre figure: i due viandanti e Gesù che spezza il pane, fulcro della scena essendo il gesto in cui il Cristo si manifesta ai suoi commensali».
La mostra, dal titolo “Immensas altitudines, immoderatas longitudines, supervacuas latitudines”, è curata dagli storici dell’arte Sonia Testa e Padre Paolo Alberico Giammaria. L’occasione della mostra è la festa in onore di San Bernardo, che dopo 47 anni il Priore Padre Andrea Rossi ha ripristinato per celebrare l’importante ricorrenza dei 920 anni della Fondazione dell’Ordine Cistercense, fondato nel 1098 da S. Roberto e che avrà poi un’espansione incredibile con l’arrivo di S. Bernardo nel 1112.
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