Il 26 giugno scorso la guardia di finanza e la polizia locale di Anzio hanno preceduto ad effettuare dei controlli sul personale che opera nei parcheggi a lunga sosta per Ponza. Sull’argomento sono intervenute le associazioni Coordinamento Antimafia di Anzio e Nettuno e  Reti di Giustizia: “E’ opportuno ricordare – spiegano Edoardo Levantini e Fabrizio Marras – che come ha stabilito una sentenza, definitiva, un gruppo criminale -con collegamenti con un noto esponente della camorra casalese-è stato condannato per estorsione aggravata nei confronti di soggetti che gestivano, all’epoca, la coop dei parcheggi di lunga sosta del porto di Anzio. Ci riferiamo all’inchiesta Mala Suerte che si è conclusa con condanne per estorsione aggravata di soggetti collegati all’esponente apicale del clan dei casalesi Raffaele Letizia. E’ significativo rilevare-come emerso in dibattimento- che i soggetti condannati per estorsione si sono prodigati per il “sostentamento” del Letizia. Va inoltre ricordato che nell’agosto del 2016 un gazebo di una coop che operava nel porto veniva incendiato. Tutto questo in un contesto territoriale dove le organizzazioni mafiose sono fortemente radicate. Alla luce di questi fatti chiediamo alla prefettura e alla magistratura la massima attenzione su questo territorio e sulla vicenda in questione”.