Era diventato l’incubo per una giovane donna italiana residente ad Anzio. La vicenda è iniziata lo scorso anno quando la coppia aveva deciso di intraprende una convivenza. Nel corso di questa unione, l’uomo aveva iniziato a picchiarla, anche davanti ai figli di lei nati da una precedente relazione tanto che la vittima, più volte aveva fatto ricorso alle cure mediche in ospedale. Verso la fine dello scorso anno quindi, stanca della situazione in cui era costretta a vivere, fatta di aggressioni fisiche e verbali, la donna aveva deciso di rivolgersi alla Polizia presentandosi al Commissariato di Anzio, diretto da Adele Picariello, per chiedere aiuto.
A sostenerla, due donne poliziotto, esperte della materia, che hanno iniziato ad effettuare una serie di accertamenti. Nel corso delle indagini l’uomo, identificato per C.A., 40enne italiano, è stato più volte sorpreso sia sotto l’abitazione della donna che presso il luogo di lavoro, mentre tentava di aggredirla. A quel punto, gli investigatori hanno riferito l’intera vicenda all’Autorità Giudiziaria di Velletri. Il Pubblico Ministero, sulla scorta delle indagini effettuate, ha richiesto ed ottenuto dal GIP un decreto che impediva all’uomo di avvicinarsi all’ex compagna e ai luoghi da lei frequentati. Nonostante tale divieto, però ha continuato nella sua condotta minacciosa seguendo sistematicamente la donna in tutti i suoi spostamenti. Due giorni fa l’ennesima aggressione che ha costretto la vittima a recarsi prima in ospedale e poi a presentare la denuncia.
A seguito di ciò, il Tribunale di Velletri ha emesso un’ordinanza che ha sostituito la misura del “divieto di avvicinamento”con quella degli arresti domiciliari. Ieri sera, gli agenti della Polizia di Stato, dopo la notifica del provvedimento hanno accompagnato l’uomo presso la sua abitazione dove resterà agli arresti domiciliari.