La pandemia da Covid-19 che abbiamo vissuto, e che stiamo continuando a vivere, ha scosso la società e l’economia mondiale, con delle ripercussioni in tutti i settori, compreso quello dello sport.
Per molti mesi infatti, lo sport si è fermato per la prima volta: non ci sono stati eventi sportivi, ma tutto si è bloccato. Non succedeva dalla Seconda Guerra Mondiale.
Quando finalmente lo sport è ripartito con le prime partite, con gli europei e le Olimpiadi, anche il mondo delle scommesse si è rimesso in moto. La prima grande novità del settore riguarda le scommesse live, ovvero tutte quelle scommesse che vengono effettuate nel corso di un evento (e quindi non solo prima), che ne hanno incentivato la crescita.
Ma vi sono anche altri elementi che contribuiscono allo sviluppo del mercato in questione, in alcuni casi, accattivandosi giocatori, come i bonus per le scommesse.
Approfondiamo.
Bonus scommesse: cosa sono e come funzionano
I nuovi utenti che decidono di iscriversi su dei siti di scommesse autorizzati dall’ADM (Agenzia delle Accisi, Dogane e Monopolio), hanno la possibilità di usufruire di un bonus bookmaker. Si tratta di un bonus di benvenuto che, in alcuni casi, corrisponde alla percentuale del primo deposito fino ad un totale massimo. Tuttavia, ci sono anche siti che offrono un bonus senza necessariamente alcun tipo di deposito. Essendo che ogni promozione ha termini e condizioni differenti, saranno poi i giocatori a scegliere quella che più si adatta alle proprie esigenze.
È sempre bene verificare il tempo che ci vuole affinché il bonus sia valido, in modo da decidere quando giocarlo (e soprattutto perché scegliere proprio quel sito o quell’operatore).
Queste tipologie di “promozioni” erano un tempo sconosciute: il loro avvento si deve alla nascita e alla crescita del settore delle scommesse online. Inizialmente erano pochi gli operatori che proponevano questi bonus scommesse: oggi invece, è una prerogativa di quasi tutti i siti di gioco.
Possiamo distinguere i bonus in:
Quelli maggiormente diffusi sono i bonus benvenuto sul deposito: questo è dato dal fatto che possono essere molto corposi. Questo bonus viene offerto dal sito di scommesse nel momento in cui viene effettuato il primo deposito sul conto di gioco. Si tratta di una piccola somma, compresa tra i 5 e i 25 euro, che viene quantificata come percentuale della somma e che viene accreditata sul conto del giocatore subito dopo la sua convalida.
Di qualunque tipologia di bonus si tratti, l’obiettivo rimane sempre lo stesso: offrire qualche giocata gratuita ai nuovi iscritti sia per provare le funzionalità del sito di gioco, che per avere qualche possibilità in più di vincita.
Bonus per scommesse: gli elementi da considerare
È chiaro come questa tipologia di offerte possono essere molto allettanti, ma prima di effettuare una qualsiasi iscrizione, è sempre bene prendersi del tempo per valutare diversi fattori.
Il primo tra tutti è che il bookmaker del sito di gioco scelto sia in possesso di una licenza AAMS o ADM. Tutti i siti di scommesse infatti, hanno bisogno di una concessione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per poter operare regolarmente nel nostro Paese. Nel caso di eventuali dubbi in merito, bisogna verificare che siano presenti il logo ADM (che non deve essere solo un’immagine, ma deve essere cliccabile e indirizzare al sito dell’Agenzia), e il numero di licenza. Solitamente, è possibile reperire tali informazioni direttamente in homepage o sul footer di tutte le pagine dei siti di betting autorizzati.
Per un’ulteriore sicurezza, è possibile verificare che l’operatore scelto sia presente all’interno dell’elenco ufficiale dei concessionari di gioco a distanza, sempre all’interno del sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
È chiaro che l’operatore di gioco cerchi di invogliare i nuovi giocatori con i bonus per incrementare il traffico del suo sito, ed è altrettanto retorico dire come questi possano aumentare il desiderio di gioco. Tuttavia occorre anche sottolineare come nessun bonus può essere colpevole di qualche giocata in più, soprattutto visto e considerato quanto nel nostro Paese è stato fatto e si continua a fare per educare le persone al gioco e per frenare il fenomeno dalla ludopatia, per il quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha anche recentemente firmato un decreto.
Si può sempre ragionare su un percorso di educazione a un gioco che sia sempre responsabile e legale a discapito di tutto ciò che invece avviene al di fuori della legalità, e che può quindi essere truffaldino e non convincere sotto vari punti di vista.