Nuova scadenza al 2021 per l’adeguamento degli scarichi esistenti delle acque reflue domestiche nel Lazio: la Regione aggiorna la normativa, con una delibera di giunta, ed il segretario del Partito Democratico di Aprilia, Alessandro Mammucari, esorta l’amministrazione comunale a predisporre entro 60 giorni le osservazioni da inviare alla Regione, per la definitiva approvazione del testo, coinvolgendo questa volta cittadini, comitati di quartiere e consorzi. “Sulla base delle nuove norme regionali, infatti, – spiega Mammucari – si dovrà riscrivere anche il contestato Regolamento Comunale”.
“Con la Delibera di Giunta Regionale n. 819 del 28 dicembre 2016 la Regione Lazio ha adottato l’atto con il quale aggiorna la normativa regionale in materia di scarichi delle acque reflue che nel nostro territorio aveva portato al contestato regolamento sugli scarichi che imponeva l’obbligo di adeguarsi entro il brevissimo periodo del 22 dicembre 2015.
Ritardi dell’amministrazione, costi rilevanti a carico dei cittadini apriliani ed incertezze applicative avevano accompagnato l’emanazione nel 2014 del Regolamento comunale sugli scarichi che recepiva quanto deliberato dalla Regione nel lontano 2006 con il Primo Piano di Tutela delle Acque che disciplinava il periodo dal 2007 al 2014. Oggi, con l’atto del 28 dicembre 2016 la Regione detta le linee guida per il periodo 2015/2021 prevedendo importanti novità e confermando quanto sostenuto da tempo dal Partito Democratico di Aprilia.
Nuova scadenza al 2021 per l’adeguamento degli scarichi esistenti delle acque reflue domestiche provenienti da case sparse, da insediamenti residenziali e da insediamenti isolati inferiori a 50 abitanti equivalenti che, a partire dal 2022, non potranno più scaricare in acque superficiali ma dovranno, se non allacciabili a rete fognarie, essere dotati di sistemi di depurazione semplici in grado di garantire il rispetto delle condizioni igienico sanitarie ed una riduzione del carico inquinante.
Novità anche sul fronte degli strumenti, in quanto l’atto regionale riconosce per la prima volta il ruolo che possono essere chiamati a svolgere i Consorzi perché ora i Comuni potranno promuovere la loro costituzione tra tutti quegli insediamenti isolati che hanno perso le caratteristiche di case sparse, al fine di costruire sistemi di collettamento e di depurazioni unici per tutti gli insediamenti coinvolti con abbattimento dei costi. Ancora novità sul fronte dei gestori – spiega Mammucari – come nel nostro caso Acqualatina che, in accordo con i Comuni, dovranno garantire la realizzazione degli impianti fognari e di depurazione.
Altre le novità da approfondire in questi giorni e soprattutto la necessità attraverso il coinvolgimento di cittadini, comitati di quartiere e consorzi per la predisposizione entro 60 giorni di osservazioni da inviare alla Regione per la definitiva approvazione del testo da parte del Consiglio Regionale.
Sulla base delle nuove norme regionali si dovrà riscrivere il Regolamento Comunale che questa volta differentemente dal passato dovrà essere il frutto di un lavoro condiviso con i cittadini, comitati e consorzi, per individuare le soluzioni migliori per la risoluzione di una problematica ambientale e sociale che da troppo tempo non trova una soluzione adeguata nel nostro territorio”.