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Aprilia, Azione in maggioranza? Il nodo da sciogliere resta quello del simbolo del partito

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Le amministrative del 2023, una nuova Giunta, ma soprattutto nuove collaborazioni. C’è fermento nella politica locale di Aprilia. Da maggio scorso sono state avviate una serie di consultazioni con alcune realtà cittadine da parte della maggioranza Terra. L’obiettivo: costituire una nuova intesa, allargata, che possa inglobare più realtà possibili, naturalmente trasversali, per poter lavorare in vista delle prossime comunali. In questi giorni ci sarà un nuovo confronto di maggioranza sulla possibilità di fare entrare in squadra il partito di Azione. I due consiglieri Davide Zingaretti e Giorgio Giusfredi si sono dichiarati in questi mesi disponibili a trattare. “Siamo nati come punto di rottura con questa maggioranza durante le elezioni del 2018 inutile negarlo – ha spiegato Zingaretti – la pandemia e la crisi economica hanno però contribuito a cambiare gli scenari. Ci siamo trovati a voler lavorare per il bene della città in modo più concreto. Così quando ci sono stati i primi contatti con la maggioranza e il sindaco abbiamo pensato fosse un’opportunità. I colloqui durano però da molto – dice Zingaretti – crediamo che sia il momento di arrivare ad una sintesi. Per questo a breve, tra la fine di gennaio e i primi di febbraio, – dice – chiariremo definitivamente la nostra posizione sia che l’accordo vada in porto, sia che non si faccia nulla”. Sul tavolo ci sono i programmi, ma anche alcune questioni politiche come quella legata al simbolo: la maggioranza Terra non vuole sigle di partito nell’alleanza, mentre in Azione non vuole e non può rinunciare al logo. “Sarebbe un controsenso – spiega Zingaretti – io sono stato nominato da poco coordinatore provinciale di Azione, come possiamo entrare in maggioranza rinunciando al nostro partito. Non è pensabile”. Terra e i suoi dovranno prendere una decisione in merito proprio in questi giorni. Si sa che il progetto civico di questa maggioranza ha subito forti scossoni e da tempo è svanito, almeno come era stato pensato in origine, ma la gran parte di chi ancora ne fa parte crede che si debba continuare sulla strada del civismo. “Un’altra questione è quella legata al prossimo candidato sindaco – dice Zingaretti – abbiamo chiesto che si arrivi ad un nome il prima possibile. Solo così potremo capire quanto ci sarà da lavorare. Le amministrative ci apriranno nuovi orizzonti”. Al momento Azione è ancora tra i banchi dell’opposizione, “anche se – ha specificato Zingaretti – abbiamo sempre scelto di votare a favore di alcuni progetti della maggioranza nei quali abbiamo creduto. Preferiamo il lavoro costruttivo e non di rottura a tutti i costi”. Il sindaco dovrà sciogliere anche il nodo sui due assessorati vacanti dopo l’estromissione di Piazza Civica: quello all’Ambiente e quello all’Urbanistica.

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