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“Aprilia città dell’Integrazione”, taglio del nastro per il monumento all’Emigrante

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E’ stato inaugurato questa mattina il monumento all’Emigrante al Parco Friuli, nel Quartiere Aprilia Nord, voluto dal Fogolar Furlan e dedicato alla comunità friulana. L’opera è stata realizzata dal maestro Claudio Cottiga.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Buja, città con cui Aprilia è gemellata, Stefano Bergagna, il presidente del Fogolar Furlan Roberto Cotterli e anche quello di Mosca,  l’emigrato Gabrio Piemonte, in rappresentanza dell’Ente Friuli nel Mondo e poi la Fanfara dei Bersaglieri “Adelchi Cotterli” e il sindaco Antonio Terra.

Di seguito il discorso integrale del primo cittadino di Aprilia

Buongiorno a tutti. Mi preme innanzitutto rivolgere un caloroso benvenuto ai nostri ospiti: al Sindaco di Buja, Stefano Bergagna e al presidente del Fogolâr Furlan di Mosca, Gabrio Piemonte che è qui in rappresentanza dell’Ente Friuli nel Mondo. Saluto anche le Autorità Civili e Militari presenti, il Comitato di Quartiere Nord, la Fanfara dei Bersaglieri di Aprilia “Adelchi Cotterli”, le associazioni, le comunità regionali e i cittadini intervenuti in questa bella occasione di condivisione. Rivolgo il mio sentito grazie al Fogolâr Furlan di Aprilia e al suo Presidente, Romano Cotterli. La Città deve soprattutto a voi questa giornata. Vi siamo però riconoscenti non solo per questa iniziativa, ma soprattutto per l’impegno che continuate a mostrare per la costruzione di una comunità cittadina salda, operosa e unita. Aprilia è una Città giovane, sorta appena 82 anni fa in questa terra di confine tra l’agro romano e quello pontino. La sua costruzione e la sua ricostruzione, dopo i bombardamenti che la rasero al suolo nel 1944, è avvenuta grazie al costante lavoro di persone e comunità giunte da diverse regioni italiane. Anche per questo, Aprilia è un esempio bello e riuscito di integrazione: una collettività che ha saputo crescere facendo tesoro delle diversità e dei legami che ciascuna comunità aveva con i propri luoghi di origine. Ma allo stesso tempo scommettendo sull’amore verso questa terra e sui nuovi legami, che ci hanno unito e reso finalmente apriliani. Per tutti questi motivi, Aprilia è rimasta sempre una Città accogliente, capace di dare ospitalità a quanti, giunti da lontano per lavoro, hanno desiderato costruire qui il proprio futuro e 1​contribuire alla costruzione di un avvenire migliore per i propri figli e per l’intera comunità cittadina. Ne è un esempio proprio la comunità friulana e la famiglia Cotterli, che – prima con Adelchi e poi con Romano – ha saputo adoperarsi nei tanti risvolti in cui si sviluppa la vita sociale della Città: dalla fanfara dei Bersaglieri alla Protezione Civile, dal Carnevale Apriliano alle tantissime occasioni di incontro e socializzazione, con un’attenzione sempre presente a quanti sono meno fortunati. Tanto da riuscire a mobilitare gli apriliani, persino in occasione del tragico terremoto del 1976, che tanto dolore inflisse alle proprie terre di origine e alle comunità friulane, tra le quali quella di Buja, oggi gemella della nostra Città. Questi sono i motivi per cui a breve avrò l’onore di consegnare a Romano Cotterli il San Michelino, il più alto riconoscimento che la Città di Aprilia attribuisce a quanti si sono spesi nell’interesse della collettività, spesso sacrificando tempo, risorse ed energie, per perseguire il bene comune. Nell’inaugurare questo totem commemorativo, splendida opera del nostro Claudio Cottiga, voglio infine rivolgere un pensiero agli emigranti di oggi, a quanti continuano a lasciare le proprie case e il proprio Paese per cercare – proprio come le prime comunità che giunsero ad Aprilia – un futuro migliore, ma anche una nuova patria, una terra da amare, rispettare e difendere, un futuro da costruire insieme agli altri. Che questo monumento sia un invito costante a scoprirci tutti continuamente ospiti , cioè persone che accolgono perché sono state accolte. Grazie ancora al Fogolâr Furlan di Aprilia. Buona festa a tutti.

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