L’intero Consiglio Comunale ieri – per ore – è riuscito a trovare un punto di incontro nonostante i dubbi iniziali. Con 23 “Sì”, l’unanimità dell’assise, è stata approvata la delibera che impegna il sindaco Terra ad esprimere parere contrario all’istanza di progetto, ma – cosa più importante – punta a coinvolgere gli enti superiori al Comune di Aprilia, il primo: la Provincia a cui viene chiesto sin da subito di convocare un Consiglio provinciale finalizzato all’individuazione di un’area idonea alla realizzazione di una discarica di servizio per l’Ato Latina (per ora prese in considerazione delle cave: una a Cori, una a Priverno e 3 ad Aprilia), ma che sia da localizzare al di fuori del territorio apriliano, “Una discarica sarebbe la fine della nostra città”, ha detto il consigliere di Italia Viva, Giovannini, “Aprilia – ha ribadito l’assessore all’Ambiente Monica Laurenzi, che per tutta la riunione ha evocato la necessità di trovare unione su questa delibera entro la giornata – non può sostenere una discarica. Il territorio, già compromesso ne uscirebbe martoriato. Non cadiamo in provocazioni, restiamo compatti”. Con la delibera approvata ieri si procederà a coinvolgere anche la “Regione Lazio, che – secondo il sindaco Antonio Terra – è tra i principali responsabili di ricadute così pesanti sul territorio apriliano. Un imprenditore così determinato ricordiamo è titolare di una concessione pubblica, si impegnasse a pagare i benefit che ci spettano. Ad ogni modo da subito coinvolgeremo anche i 33 sindaci della provincia per avviare una serie discussione sulla discarica che dovrà servire l’Ato. Ci faremo sentire”. La prima bozza della delibera, inizialmente, non aveva convito tutti. L’opposizione, in particolare, aveva chiesto tempo e proposto delle modifiche che sono state poi trasformate in emendamenti e discussi in una riunione dei capigruppo convocata d’urgenza durante la pausa del Consiglio. Non si può perdere altro tempo. Recepiti tutti i contributi espressi dal consigliere Davide Zingaretti di Aprilia in Azione: “E’ necessario dire “no” chiaramente all’intero progetto della Paguro –ha spiegato Zingaretti – non possiamo permetterci ambiguità. L’unica cosa che ad oggi possiamo accettare è una bonifica dell’area che poi preveda la rimozione dei rifiuti oggetto dell’intervento e il loro trasferimento in un deposito presso altri siti”. L’assise ha proposto, di nuovo, la possibilità di avvalersi di fondi regionali per procedere alla bonifica della cava di via Savuto, e proprio su questo punto si è accesa la discussione: l’assessore ha ribadito più volte di voler far compiere la bonifica alla Paguro, dato che costi così elevati non possono essere sostenuti da un’amministrazione, l’opposizione ha detto “no”: “La bonifica è una priorità, ma non possiamo cedere ad un ricatto. – Ha commentato Vincenzo La Pegna – a compierla può essere un privato o un soggetto pubblico, ma non si ammetterà la realizzazione di un invaso”.
Aprilia, Consiglio Comunale compatto contro la discarica a La Gogna: approvata la delibera
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