Pesa come un macigno per il Comune di Aprilia il maxi debito sull’esproprio del parco “Falcone e Borsellino” in via dei Mille. L’ente è stato condannato a pagare oltre 20milioni di euro per un esproprio di quasi 50 anni fa su cui grava una sentenza della Corte d’Appello (confermata dalla Corte di Cassazione). Il Comune di Aprilia è stato condannato a pagare 9,3 milioni di euro per il valore del terreno, oltre alla rivalutazione degli interessi dal 1979 ad oggi. Una somma ancora da definire, ma che molto probabilmente supererà i 20 milioni di euro.
Una valanga pesantissima che sta per travolgere il Comune di piazza Roma che rischia così di dover arrivare addirittura a dichiarare il dissesto finanziario. Pagare tanti soldi non è possibile per un ente già in difficoltà.
L’amministrazione comunale ora punta ad una trattativa per poter giungere ad un accordo transattivo. Il sindaco Lanfranco Principi intende confrontarsi con rappresentanti della società coinvolta (la Costruzioni Civili Aprilia Srl). Una corsa contro il tempo, l’accordo infatti dovrà arrivare entro 120 giorni dalla notifica della sentenza, scaduti i quali la società potrà tramite ingiunzione chiedere l’intera somma. L’accordo, inoltre, dovrà arrivare prima dell’approvazione del bilancio comunale prevista entro il 15 marzo 2024.
“Trovare un accordo con la controparte – sottolinea Principi – è l’unica strada percorribile che ci permetterebbe di tutelare il nostro Comune. In caso contrario dovremo valutare altre strade. Abbiamo tutto l’interesse di accordarci, chiaro però che l’intesa dovrà essere vantaggiosa per l’ente”.
Le alternative ad un eventuale accordo sarebbero funeste: il Comune potrebbe chiedere un pre-dissesto finanziario, una procedura che si concluderebbe in 10 anni o arrivare a chiedere il dissesto completo che metterebbe l’ente in difficoltà per 5 anni.