Europa Verde Aprilia chiede all’Amministrazione di rispettare le leggi che impongono l’obbligo ai Comuni di piantare un albero per ogni bambino nato o adottato. Un provvedimento ignorato dal 1996.
“L’albero è un essere vivente indispensabile nello sviluppo di una Città. – spiga Europa Verde – non è soltanto un elemento di decoro, ma un compagno di vita, che offre notevoli benefici nei confronti dell’ambiente e della collettività. È un amico che il Comune di Aprilia da tanti anni ormai sta trascurando, riservando più spazio al cemento e ad altre opere urbane. Scavando tra i ricordi, abbiamo ritrovato il vecchio “Diario, io e il mio amico albero”, che risale al 1996. Ricordi che vogliamo condividere con voi. Aprilia con le passate Amministrazioni Comunali aveva iniziato un percorso virtuoso, nel pieno rispetto della Legge n.113/1992, che “Obbliga” i Comuni, ed in particolare quelli sopra i 15.000 abitanti, ad impegnarsi per uno sviluppo urbanistico sostenibile. Il Comune si prese così carico di incrementare il suo bilancio arboreo, come richiesto dalla legge, apportando all’interno del proprio territorio una sensibilità ambientale sia nei riguardi degli adulti che dei futuri giovani, piantando per ogni bambino nato o adottato un nuovo albero. Una volta piantato l’albero, il Comune si impegnava a trasmettere i dati di collocazione dell’albero dedicato ai genitori del bambino, indicandone le caratteristiche della specie piantata e la posizione.
Ma oggi?
Oggi il Comune di Aprilia è inadempiente nel rispetto di tali leggi, rifiutando così uno sviluppo urbanistico sostenibile. Neanche l’introduzione della legge 10/2013, che ha apportato modifiche e maggiori vincoli nel rispetto delle norme ambientali, è riuscita a bloccare l’incoscienza della Giunta Terra, che si dimostra ancora una volta poco interessata ad uno sviluppo urbanistico sostenibile e a sviluppare un vero senso civico di amore e rispetto verso l’Ambiente. Come Europa Verde Aprilia chiediamo ancora una volta all’Amministrazione un impegno in termini di rispetto del Verde, e di tornare quindi su quanto tracciato tanti anni fa, nel rispetto della legge n. 113/1992 e della successiva L.10/2013, tornando finalmente a piantare un albero per ogni bambino nato o adottato, comunicando alle famiglie il luogo di impianto e le caratteristiche della specie.