E’ la Lega di Aprilia che torna sulla questione sicurezza dopo mesi di tensioni per una serie di fatti accaduti e che preoccupano l’intera comunità.
“I problemi legati alla presenza di micro e macro criminalità in città non possono essere risolti se le istituzioni che sarebbero deputate ad affrontarli, continuano a nascondere la testa sotto la sabbia, fingendo di non vedere una deriva che suscita ansia e preoccupazione tra tutti i cittadini.
E l’atteggiamento di un sindaco completamente scollato dalla realtà, tanto da dichiarare che la nostra città non è il far west, minimizzando ogni singolo episodio, non aiuta a trovare soluzioni concrete.
Non possiamo far finta di non vedere cosa accade ogni giorno per le strade del nostro territorio: solo per riassumere i fatti avvenuti nelle ultime settimane, assistiamo a furti, rapine consumate in pieno centro, un agguato conclusosi con il ferimento a coltellate di una persona in pieno giorno a pochi passi da una scuola. Senza parlare di un fatto eclatante, come le minacce subite dai carabinieri in servizio da parte di un residente del quartiere Toscanini, episodio che ha fatto tornare la città alla ribalta della cronaca nazionale, che le aveva dedicato attenzioni quando fu teatro di omicidi – quello di Luca Palli avvenuto due anni fa la sera di Halloween a Carroceto, quello di Rosa Grossi e quello di Hadj Zaitouni, avvenuto a Campo di Carne a seguito di un inseguimento da parte del suo carnefice – e scelta come nascondiglio da due fondamentalisti islamici autori delle stragi di Berlino e Marsiglia.
Non possiamo girare la testa dall’altra parte, constatando la triste vocazione della nostra città, usata come deposito per le sostanze stupefacenti dirette verso le piazze di spaccio locali e dei comuni limitrofi, periferie nascondiglio di attività illecite legate al traffico di rifiuti e a quello di auto rubate. E l’elevato numero di immobili oggi confiscati e in gestione presso l’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati, segnala anche la presenza di una criminalità di livello superiore, nascosta dietro la parvenza di attività lecite e proprio per questo più dura da stanare. Le forze dell’ordine svolgono un enorme lavoro, che ogni giorno riecheggia sulle pagine dei quotidiani locali, malgrado i pochi uomini e mezzi e le esigue risorse messe a loro disposizione. In questa situazione è la capacità di un sindaco che può fare la differenza. Il sindaco Antonio Terra, che è anche responsabile della sicurezza dei suoi cittadini, piuttosto che negare l’evidenza, bene farebbe a rimboccarsi le maniche, in primis chiedendo aiuto nelle sedi e agli organi deputati quali il prefetto o gli enti sovraordinati, affinché oltre alla videosorveglianza si prevedano misure volte a coadiuvare le forze dell’ordine già presenti sul territorio. Poi necessario a nostro avviso riattivare un osservatorio per la sicurezza e la legalità assopito da troppo tempo, quanto meno per effettuare a livello istituzionale un monitoraggio costante e avere un quadro chiaro di cosa accade. Ciò che proprio non fa bene alla città invece, è lo scollamento dalla realtà di un sindaco che, malgrado tutto quello che accade, si sente o finge di sentirsi sicuro, segnalando errata percezione o peggio voglia di non affrontare i problemi fingendo che non esistano, in una assurda logica dello struzzo che finisce alimentare la scarsa percezione di sicurezza dei cittadini”.