Si è concluso con un successo di pubblico e di critica “femmes – parting delirium”, la due giorni apriliana di cultura e musica dedicata alla donna “abbandonata”. Venerdì 9 giugno è stata la volta dello Stabat Mater di Luigi Boccherini presso la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo. A cantare il soprano Michela Sburlati che è stato il motore artistico di tutta la manifestazione. La mamma Maria che si vede abbandonata dal proprio figlio: “tremeva e doleva” mentre il proprio figlio esalava l’ultimo respiro appeso sulla croce dei peccati dell’umanità. Domenica 10 giugno si è tenuta invece, la rappresentazione integrale dell’opera Didone ed Enea di Purcell. Racconta la storia (tratta dall’Eneide di Virgilio) di Didone, la regina di Cartagine che si suicida per amore di Enea, il principe troiano fuggito dalla propria città conquistata dai greci e in viaggio sul Mediterraneo. Enea lascia Didone di cui si era innamorato, per fondare Roma e dar vita alla nuova civiltà romana. Sbarca proprio qui, a due passi da Aprilia in territorio ardeatino dove la tradizione vuole individuata anche la sua tomba. Due donne “abbandonate” nelle loro vesti di madre e di consorte. Temi classici della letteratura musicale che hanno sempre fatto parte del bagaglio sentimentale dell’umanità. In particolare la rappresentazione dell’opera Didone ed Enea ha avuto un aspetto molto suggestivo. Si è tenuta presso i locali CulturAprilia, ex Claudia, la struttura a ridosso della Pontina che è stata oggetto di finanziamento europeo per una ristrutturazione integrale che l’ha fatta diventare ora un polo culturale sicuramente da sfruttare.
Per la preparazione dell’opera hanno lavorato in sinergia, sotto la regia dell’associazione Kammermusik, tantissime associazioni: Moisycos Ballet Academy con il corpo di ballo e la coreografa Daniela Bottiglieri, la Compagnia Teatro Finestra con la regia di Gianfranco Iencinella e i costumi di Rosalba Rizzuto, il coro Incontrocanto di Ardea, il centro “La Saggezza” e La Passione Vivente di Mina Modugno per i costumi e la sala prove, Spazio47 per il costume di Enea e della seconda ancella, l’associazione Musica Ritrovata di Livorno che ha inserito l’opera all’interno del festival Sanctae Juliae il 19 maggio presso la sala cannoniera della fortezza sotto la direzione artistica di Marta Lotti. Associato all’opera, una degustazione di piatti tipici a cura dell’associazione Aprilia Eventum e di Senza Confine che ha proposto piatti particolari delle realtà del Nord Africa. Il Comune di Aprilia ha sponsorizzato l’evento, in particolare il sindaco Antonio Terra presente ad entrambe le recite, ha espresso l’attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti della cultura e ha auspicato che le associazioni apriliane lavorino insieme per realizzare dei progetti di qualità. Alla direzione il maestro Emanuele Lippi, assistente musicale di Gustav Kuhn. Ha accompagnato il quartetto Kammermusik composto da Claudio Di Lelio, Oscar Di Raimo (violino), Gerardo Galizia (viola), Claudio Aiello (violoncello) ed Hector Faustini (contrabbasso). Al pianoforte Riccardo Toffoli. Il cast dei cantanti è stato numerosissimo. Didone è stata interpretata da Marta Lotti, Aeneas da Jing Deng, Belinda da Federica Raja, la seconda dama da Martina Parravano, la maga da Tiziana Fabietti. Un grazie di cuore va all’Hotel Enea, alla famiglia Di Gioia, all’accademia Linea 3 scuola regionale di parrucchieri di Aprilia, alla ditta Tesei Bus, alla Stradaioli Costruzioni Generali Group e all’azienda speciale Multiservizi.