Dopo il duro attacco del coordinatore di FI, Fausto Lazzarini, la Lega ritorna sulla presidenza della Commissione Trasparenza.
“Chi non è stato leale con gli alleati, – spiega il direttivo – non rispettando i patti e anzi facendo il contrario rispetto a quello che era stato stabilito, non può certo rappresentare l’opposizione all’interno di una commissione nata allo scopo di garantire la trasparenza e la legalità nell’azione amministrativa. Per questo, ai giochetti opachi di Lazzarini e Vulcano, abbiamo preferito la scelta di chi poteva in primis garantire la trasparenza a tutela dei cittadini.
Domenico Vulcano e Fausto Lazzarini, nonostante la giovane età e la scarsa esperienza amministrativa, hanno dimostrato di saper incarnare al meglio la peggiore eredità lasciata in questa città da un vecchio modo di fare politica: presunzione dietro cui si cela la predisposizione a prendere ordini dall’alto, da persone che dal sud pontino pensano ancora di poter dettar legge e muovere le redini della politica locale.
Nel farlo, l’esponente di Forza Italia e l’ex candidato sindaco, non si sono fatti scrupoli a tradire un patto stipulato in seno alla coalizione di centrodestra subito dopo il ballottaggio e in base al quale, in virtù dell’ottimo lavoro svolto da Roberto Boi come presidente della commissione trasparenza nella scorsa consiliatura, ci sarebbe stato un voto unitario a favore della continuità. Costoro invece hanno tradito la Lega e soprattutto il patto stipulato con i propri elettori.
Ci piacerebbe poter dire che solo per presunzione e brama di visibilità Domenico Vulcano ha tentato di sottrarre alla Lega la commissione che gli spettava di diritto. Purtroppo la verità è ancora peggiore. Vulcano, pur dichiarandosi civico è sensibile agli ordini di scuderia di Forza Italia e non si è fatto scrupoli neanche a stringere un patto con la maggioranza del sindaco Terra, che garantendogli i voti che gli mancavano poteva assicurarsi una opposizione soft da parte di una commissione che nella scorsa consiliatura si era rivelata una spina nel fianco.
Del resto, alla Lega non era sfuggito che i silenzi di questi ultimi mesi successivi al ballottaggio, nascondevano qualcosa di strano. Mentre la Lega controllava la legittimità degli atti amministrativi e firmava esposti contro quelli che riteneva poco chiari chiedendo agli enti preposti di predisporre le azioni consequenziali, (interpretava cioè il ruolo che gli compete come prima forza di opposizione) pur interpellati gli esponenti di Forza Italia e della Lista Vulcano Sindaco hanno sempre rifiutato di apporre la propria firma. Se oggi muovono accuse, lo fanno al solo scopo di accaparrarsi quel minimo di credibilità che non sono in grado di conquistarsi con le azioni concrete, ma la loro non firma, il patto stretto con Terra, gettano una luce sinistra sull’esito delle elezioni e sull’improvvisa disfatta del centrodestra. I traditori vanno cercati sì in seno a quella che era la coalizione di centrodestra, ma non certo nella Lega che ha portato a casa il 13% delle preferenze, facendo quel che doveva per restituire al centrodestra le chiavi della città. Rispediamo al mittente le accuse lanciate da chi davvero ha tradito gli alleati e il mandato stesso affidatogli dagli elettori.
Non riteniamo di dover rispondere all’accusa ridicola lanciata nei nostri confronti per il fatto di aver sostenuto Giorgio Giusfredi alla presidenza della commissione trasparenza, lanciata anche da chi non ha rappresentanti all’interno dell’aula consiliare ed oggi rappresenta solo sé stesso: aggiungiamo solo che la Lega semplicemente ha deciso di prendere le distanze da Lazzarini e da Vulcano, abituati a prendere ordine dai loro leader provinciali, sempre molto vicini alla maggioranza del sindaco Terra. I cittadini e i nostri elettori hanno ben chiaro che quella di Giusfredi non è stata una scelta politica ma nata dalla volontà di affidare un ruolo così importante a una persona che al di là dello schieramento politico, ha dato prova di essere libera, trasparente e svincolata dalla logica degli accordi con la maggioranza solo per avere una poltrona o peggio per obbedire agli ordini di qualcuno, tanto da rompere l’alleanza con il PD di Giovannini che oggi siede in maggioranza. Insomma, tutto quello di cui la città ha bisogno e che mai Domenico Vulcano avrebbe potuto garantire”.