“Fatti due conti, mi pare che il consiglio comunale si è svolta dopo l’indizione dei comizi elettorali 45 giorni prima del voto (esattamente 44 giorni e 20 ore circa) una convocazione certamente legittima ma ho domandato alla segretaria generale e al presidente del consiglio se erano sicuri che il consiglio comunale potesse votare tutti i punti dell’odg? Sono veramente tutti urgenti e improrogabili i punti inseriti?”. Il candidato sindaco Carmen Porcelli ha rivolto un interrogativo sulla opportunità di discutere 5 dei 9 punti inseriti nell’ordine del giorno.
“Poiché ritengo che il consiglio comunale doveva concludersi al quarto punto all’odg ho fatto mettere a verbale una dichiarazione. L’articolo 38 comma 5 del Dlgs n. 267/00 Tuel prevede che “ i consigli comunali durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi dopo la pubblicazione del Decreto indizione dei comizi elettorali ad adottare gli atti urgenti e improrogabili”. Il legislatore ha voluto intendere con atti urgenti e improrogabili quegli atti da poter emanare nei 45 giorni antecedenti le elezioni come:
1) Adozione di atti obbligatori i cui termini siano in scadenza, o scaduti o penda una diffida a provvedere;
2) Nomina di rappresentanti del comune imposta da termini perentori (enti istituzioni od aziende)
3) Approvazione del bilancio di previsione e del conto consuntivo
Diversamente il consiglio comunale contravverrebbe alle indicazioni del legislatore che avrebbe voluto con l’articolo 38 limitare i poteri delle amministrazioni con l’avvicinamento e della loro scadenza per evitare che un organo di mandato con le sue scelte produca effetti permanenti per il futuro vincolando o condizionando le scelte oppure che l’organo consiliare in carica possa condizionare lo svolgimento della campagna elettorale che vanno ad incidere sulla formazione della volontà popolare”.