Approvato in Consiglio comunale ad Ardea, il 10 agosto, il rendiconto 2020 con un importante risultato di amministrazione pari a 41 milioni. Il rendiconto è il momento conclusivo della gestione annuale, iniziata con il bilancio di previsione 2020/2022, proseguita con il Documento Unico di Programmazione e che consente l’analisi dell’efficacia dell’azione amministrativa in relazione alla disastrosa condizione delle casse comunali che ci siamo trovati a dover gestire.
Ovviamente questi 41 milioni non sono soldi spendibili perché devono necessariamente tener conto di tutta una serie di vincoli di legge, ma portano, al netto di tutta la parte vincolata, ad un disavanzo di 10 milioni di euro, con un miglioramento del deficit di circa 1 milione di euro. Questo è il vero risultato di amministrazione!
Il lungo e certosino lavoro di contenimento della spesa e di risanamento delle casse porta quindi, oggi i suoi risultati che contemplano oltre 22 milioni di opere pubbliche, come riportato nel piano triennale delle opere e il bilancio di previsione approvati da questo Consiglio (con i soli voti della maggioranza), e in parte già iniziate (vds lungomare) grazie alla nostra costante e tenace opera di razionalizzazione della macchina amministrativa compiuta in questi 4 anni.
Informatizzazione spinta degli uffici e dei servizi, riunificazione delle sedi comunali, sostituzione di tutte le posizioni dirigenziali, nuovi concorsi per assunzione di personale, cambio di passo nell’organizzazione dei lavori consiliari, selezione degli assessori in base alle professionalità, sono solo alcuni dei tasselli di questo mosaico.
Infine, non si può tralasciare il fatto che, dopo 4 anni di amministrazione, siamo pronti a chiudere la procedura di dissesto, verosimilmente entro il termine della legislatura, caso non unico ma certamente raro nel panorama nazionale. Questo per noi vuol dire ricostituire le fondamenta su cui erigere la nuova Ardea. Un rapido cenno va fatto al “contributo” della minoranza, in larga parte assente durante la discussione in Consiglio, che ha provato strumentalmente a sottolineare, attraverso le parole dell’unico consigliere di minoranza presente, che il risultato è dovuto sostanzialmente a due fattori: da una parte i contributi statali e regionali, per il Covid e, dall’altra, il fatto che questa Amministrazione non ha messo in programma alcuna spesa.
Questa è l’ulteriore riprova dell’incapacità di comprendere anche il Piano Triennale e il Bilancio di Previsione che, come detto in precedenza, annoverano oltre 22 milioni di opere pubbliche. L’opposizione, con le sue critiche non costruttive se non addirittura banali dimostra, ancora una volta, di non avere la minima cognizione di quella che è l’azione amministrativa portata avanti in questi anni.
Relativamente ai citati contributi vincolati per l’emergenza Covid, evidenziamo che Ardea ha ricevuto la sua parte come ogni altro Comune e ha speso quanto ha potuto e come ha potuto, secondo le regole imposte senza che, sinora, la Corte dei Conti abbia avuto alcunché da ridire.
Andiamo avanti dunque, su questa via, verso gli obiettivi che ci siamo prefissi per il bene della città attraverso un’azione seria, globale e di lungo termine su cui i cittadini esprimeranno il loro giudizio fra pochi mesi.