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Armi clandestine e ricettazione: poliziotti travestiti da infermieri arrestano a Rocca Priora padre e figlio.

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Travestiti da infermieri, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato a Rocca Priora, ai Castelli Romani, padre e figlio di 55 e 32 anni per detenzione di armi clandestine, alterazione di armi, ricettazione e  possesso ingiustificato di valori per circa 80.000 euro. I due uomini, a turno, facevano da ”vedetta” sul terrazzo di casa per controllare l’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine. Ieri i poliziotti hanno colto l’occasione per intervenire: il più anziano degli arrestati, a causa di un malore del figlio, ha chiamato il 118.

A quel punto gli investigatori, di concerto con il personale medico, hanno indossato camici da infermiere e salendo a bordo dell’ambulanza, sono riusciti ad entrare nell’abitazione. Nel corso della perquisizione sono finite sotto sequestro 3 pistole, una doppietta a canne mozze ed oltre 300 cartucce. I due – arrestati e condotti in carcere a Velletri – detenevano in casa ben 77.500 euro in contanti, oltre a 4 collier in oro e ad un orologio “Cartier”.

“Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del Reparto Prevenzione Crimine Lazio e del Reparto Volanti di Roma, con l’ausilio del personale del Commissariato distaccato di Frascati, – si legge nella nota stampa – ad arrestare M.M. italiano del 1964, con precedenti di Polizia e M.M.R. italiano del 1987, padre e figlio.

Dopo un’ articolata attività d’indagine, i poliziotti hanno deciso di accertare quanto sospettato da tempo e cioè che padre e figlio potessero detenere presso la loro abitazione numerose armi da sparo. A seguito di attenti appostamenti gli investigatori hanno verificato, infatti, che i due uomini, a turno, facevano da ”vedetta” sul terrazzo di casa per controllare l’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine.

Vista la delicata situazione decidevano allora di attuare un costante servizio di monitoraggio dell’abitazione. Ieri i poliziotti hanno brillantemente colto la giusta occasione per intervenire, quando il più anziano degli arrestati, a causa di un malore del figlio, ha chiamato il 118. A quel punto gli investigatori, di concerto con il personale medico, hanno indossato camici da infermiere e salendo a bordo dell’ambulanza, sono riusciti ad entrare nell’abitazione, eludendo la “vedetta” appostata.

A seguito della pervicace perquisizione locale sono state rinvenute all’interno dell’abitazione 3 pistole, una di queste compendio di rapina, una di origine sconosciuta e una riproduzione di Beretta; una doppietta avente canne mozze compendio di furto, 338 cartucce per pistola di vario calibro, 22 cartucce per fucile calibro 12, un arco, 8 frecce, 1 accetta, 1 coltello, 1 binocolo, 1 macchina conta soldi,  77.500 euro in contanti, 4 collier,1 orologio “cartier”.

Al termine degli accertamenti i due uomini sono stati accompagnati presso gli uffici del Commissariato dove sono stati arrestati e successivamente tradotti presso il carcere di Velletri.

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