Armi e proiettili, ma anche droga nascosti nella cantina di un medico del pronto soccorso di Anzio. Secondo quanto riferito agli inquirenti il dottore aveva fornito le chiavi del locale a un boss arrestato nel corso dell’operazione Tritone, uomo di fiducia di Bruno Gallace. Boss del sodalizio leader nella gestione del narcotraffico, presente anche ad Anzio e Nettuno. Il legame tra il medico di Anzio e il clan è emerso nell’ultima udienza nell’ambito del processo ai Gallace-Madaffari. Ad incalzare il professionista – fatto partecipare all’udienza con l’accompagnamento coattivo – la giudice Silvia Artuso. La notizia è stata pubblicata sul quotidiano Il Messaggero.
Armi, droga e proiettili nascosti nella cantina di un medico di Anzio, le chiavi del locale cedute al boss
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