Sviluppi nelle indagini sull’arsenale rinvenuto lo scorso mese di dicembre nei terreno antistanti l’ospedale “Fiorini” di Terracina. I Carabinieri la notte scorsa – in esecuzione ad un’ordinanza di misura coercitiva emessa dal Gip del Tribunale di Latina – hanno tratto in arresto un 60enne insospettabile, al soldo, secondo gli inquirenti, della malavita pontina. Si tratta di Ugo Pioli, originario di Narni, in provincia di Terni, ma residente da tempo a Terracina. Il 60enne è ora ristretto nel carcere di Latina. Le indagini dei Carabinieri sono in fase di ulteriori significativi sviluppi. Presto, quindi, potrebbero essere identificati anche gli altri componenti del gruppo criminale operante nel territorio pontino che, “forte del potere intimidatorio derivante dalla notevole disponibilità di armi, munizioni ed esplosivi – hanno spiegato i militari – miravano a mantenere un ruolo egemone nella geografia criminale della provincia”.
Il Tribunale di Latina ha concordando pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri della Compagnia e della stazione di Terracina, emettendo il provvedimento che “è sostanziato dai conferenti elementi probatori – spiegano i Carabinieri – venuti in evidenza nel corso della delicata attività d’indagine”.
I carabinieri, a metà dicembre – lo ricordiamo – scoprirono una vera e propria “Santa Barbara”: all’interno di alcuni borsoni, nascosti tra la vegetazione alta del parcheggio antistante l’ospedale di Terracina, vennero trovati un fucile a pompa, una pistola mitragliatrice, due fucili semiautomatici, 3 pistole semiautomatiche, micce a rapida e lenta combustione, ed ancora una revolver, una bomba artigianale e due artifizi pirici. Sotto sequestro finì anche un chilo di esplosivo, diversi passamontagna ed un lampeggiante artigianale.
Tutto il materiale venne inviato presso il R.I.S. Carabinieri di Roma per i rilievi dattiloscopici e balistici.