“Tanti troppi disagi gravano sui cittadini di Cori e del Distretto 1 della provincia di Latina alle prese con un’assistenza sanitaria disomogenea e disorganica. In tale contesto, raccogliendo anche l’ennesimo appello del Comitato civico di Cori, ho presentato un’interrogazione urgente al presidente della regione Lazio e all’assessore alla sanità, chiedendo quali azioni urgenti si intendano, fermo restando l’auspicata accelerazione delle procedure per la realizzazione degli interventi programmati per l’edilizia sanitaria sul territorio, mettere in atto per garantire ai cittadini di Cori, e del Distretto 1 della Asl di Latina, un accesso equo e continuativo alle prestazioni sanitarie di cui necessitano. Esistono dei gap che vanno colmati con urgenza a partire dalle difficoltà di accesso al servizio prelievi presso la struttura dell’ospedale di comunità di Cori con i cittadini costretti a fare file fin dalle 6 del mattino per effettuare la prestazione. Si tratta di persone spesso fragili, affette da patologie, costrette a sostare davanti all’ex Pronto Soccorso, senza avere neanche la certezza di poter effettuare le analisi di cui necessitano considerato che al massimo ogni giorno il numero dei prelievi effettuati è pari a 30 unità senza che sia dato sapere il criterio alla base di tale “contingentamento”. Il servizio inoltre verrebbe erogato con sistema a sportello impedendo ai cittadini la possibilità di effettuare prenotazioni telefoniche o tramite internet e di migliorare, sotto il profilo dell’efficienza, le prestazioni sia per gli utenti che evirerebbero lunghe file in attesa del proprio turno, sia per il personale sanitario. Una situazione già precaria che sembra essere destinata a peggiorare considerato che, stando quanto di recente ufficialmente denunciato dal Comitato civico Cori, tra qualche giorno chiuderà anche l’Ambulatorio di Pneumologia, sempre a causa del pensionamento di un medico. Non possiamo limitarci ad attendere inermi l’auspicata realizzazione degli interventi, per un importo di 1 milione e 200mila euro, tra cui la realizzazione della Casa della salute di Cori, annunciati ad agosto dello scorso anno dalla Regione e dalla Asl di Latina e per ora nonostante i solleciti che ho inoltrato rimasti sulla carta. In questo contesto risulta non più procrastinabile, ad esempio, il ripristino, da estendersi anche agli altri centri analoghi, dell’operatività dei Pat, ridotto alla fascia oraria 8 – 20 al fine di garantire il personale sanitario necessario negli ospedali della provincia di Latina per l’emergenza Covid 19, h 24 così come l’implementazione delle prestazioni previste nelle strutture esistenti. Mi auguro che l’assessore colga lo spirito propositivo di questa interrogazione e sia in grado di darci risposte chiare nell’interesse esclusivo delle comunità che rappresentiamo”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio Giuseppe Simeone