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Aumenta il sovraffollamento nelle carceri del Lazio: a Latina il caso più grave.

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Aumenta il sovraffollamento nelle carceri del Lazio, con Latina in testa alla classifica con un +184%, e la carenza di personale di polizia penitenziaria: la denuncia arriva dalla  Fns Cisl. “Dobbiamo evidenziare come negli istituti penitenziari della regione mancano circa 400 unità di personale di polizia penitenziaria, rispetto alle dotazione organiche previste. Un dato preoccupante – dicono – poiché in molti dei casi la carenza è soprattutto del ruolo sovrintendenti ed ispettori, ma anche del ruolo agenti e assistenti”. Preoccupano anche le condizioni in cui versano i 14 istituti penitenziari della nostra regione, con un sovraffollamento totale di 1.325 detenuti. A Latina il caso più grave, con 65 detenuti in più rispetto alla capienza, e con un tasso di affollamento del 184%. La situazione non è migliore al carcere di Velletri, con 169 detenuti in più (il 141%).

“L’ultimo penitenziario visitato è quello di Latina. – spiega la Fns Cisl – Basti pensare che il personale deve ancora aprire i cancelli manualmente. Ci sono molte criticità, infatti, si è fermi all’inizio del novecento. In questi giorni nella regione si stanno svolgendo unitariamente varie proteste: a Rieti, Cassino e Viterbo. Un sit in si è svolto lo scorso 20 febbraio davanti al Prap Lazio, Abruzzo e Molise, anche solo dalla Fns Cisl Roma Capitale e Rieti.

Attualmente non si placa il sovraffollamento che risulta essere di 1.325 detenuti considerato che n. 6.583 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato 28 febbraio 2019, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.258.

Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+181) ; CC Cassino (+114); CC Frosinone (+103); NC Civitavecchia ( +172); CCF Rebibbia ( +106); NC Rebibbia ( + 387); CC Regina Coeli (+378); Velletri (+169) , CC Latina (+ 65) NC Rieti( +83).

Preoccupa il tasso di affollamento nei singoli istituti: Latina risulta al 184%, CC Regina Coeli al 161%, CC Cassino al 156%, CC Velletri 141%

E’ noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dal sovraffollamento, dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane

La Fns Cisl Lazio, seguito stato di agitazione comunicato dalla segreteria nazionale – mediante comunicato unitario ad eccezione di una sigla sindacale, parteciperà in massa alla manifestazione nazionale di protesta programmata a Roma per il giorno 27 marzo prossimo.

Per la Fns Cisl occorrono più risorse economiche ma sopratutto più personale perché è impensabile che ad oggi un’unità espleti due è più posti di servizio”.

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