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Autostrada Roma-Latina, Simeone (FI): “la Regione si adoperi per non perdere i finanziamenti”.

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Giuseppe Simeone (FI)

Autostrada Roma-Latina: “la sentenza del Consiglio di Stato potrebbe portare il Governo al ritiro dei finanziamenti stanziati e alla definitiva cancellazione dell’opera. Il governatore del Lazio, Zingaretti, metta in atto tutte le azioni necessarie per  garantire che sia mantenuta la piena disponibilità del finanziamento statale previsto”. Questo, in sostanza, quanto chiede il consigliere regionale pontino di Forza Italia, Giuseppe Simeone – presidente della commissione regionale sanità  – che ha presentato un ordine del giorno, collegato al bilancio in discussione in aula proprio in questi giorni. “La perdita dei finanziamenti per la realizzazione della Roma-Latina – sostiene Simeone – rappresenterebbe un’irrecuperabile battuta d’arresto per lo sviluppo di tutto il territorio e si ripercuoterebbe negativamente non solo sulla provincia di Latina, ma su tutto il Lazio”.

“La battaglia per la realizzazione della autostrada Roma-Latina si può vincere –sostiene Simeone – solo restando compatti, sotto il profilo politico ed istituzionale, e con il pragmatismo. L’autostrada, che doveva essere realizzata in progetto di finanza, con un partenariato pubblico­privato, ha un costo complessivo di oltre 2 miliardi e 787 milioni di euro ed ha ottenuto già un contributo pubblico pari a 980 milioni di euro.

La sentenza del Consiglio di Stato potrebbe portare il Governo al ritiro dei finanziamenti stanziati e alla definitiva cancellazione dell’opera. E questo non possiamo permettercelo. Convinto che le parole siano solo una dichiarazione di intenti se non seguite da fatti concreti, conscio che la regione Lazio non possa limitarsi a fare da spettatore ma debba agire con rapidità, ho presentato un ordine del giorno, collegato al bilancio in discussione in aula in questi giorni, con il quale si impegnano il presidente Zingaretti e la sua giunta a mettere urgentemente in atto, presso il Governo e i Ministeri competenti in materia, tutte le azioni necessarie e non procrastinabili al fine di garantire che sia mantenuta la piena disponibilità del finanziamento statale previsto, pari a 980 milioni euro, indispensabile per la realizzazione dell’opera e a procedere immediatamente, anche a fronte delle dichiarazioni e dell’impegno assunto a mezzo stampa dal presidente Zingaretti, alla verifica di quale sia lo strumento migliore per arrivare in tempi brevissimi alla posa della prima pietra del corridoio intermodale Roma – Latina.

Nell’ordine del giorno, inoltre, si impegna Zingaretti a ribadire, con ogni mezzo a disposizione, la non prorogabile realizzazione di un’opera strategica determinante per la mobilità delle persone e delle merci e per la competitività dei territori interessati.

La perdita dei finanziamenti per la realizzazione della Roma-Latina rappresenterebbe, infatti, una irrecuperabile battuta d’arresto per lo sviluppo di tutto il territorio e si ripercuoterebbe negativamente non solo sulla provincia di Latina, ma su tutto il Lazio e, in particolare, su coloro che da oltre 30 anni attendono la realizzazione di un’opera considerata fondamentale per ossigenare le imprese, lo sviluppo economico e l’occupazione di un territorio destinato, senza questa infrastruttura, a non avere collegamenti e a restare, conseguentemente, isolato, nonché per la sicurezza, essendo la Pontina annoverata tra le strade più pericolose d’Europa, in secondo luogo. La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta una durissima battuta di arresto ma non può in alcun modo far calare il sipario sulla Roma – Latina.

Il primo passaggio che dobbiamo effettuare, senza perdere tempo, è assicurarci che le risorse statali messe a disposizione non siano perse e che in tempi rapidissimi si arrivi a definire quale sia lo strumento migliore per appaltare l’opera ed aprire i cantieri. La Roma – Latina, come sosteniamo da sempre, non è solo una strada ma un tassello fondamentale nel processo di infrastrutturazione della Regione Lazio, ed in particolar modo della provincia di Latina, che da sempre soffre di un isolamento che non ha consentito alle aziende che operano sul territorio di adeguarsi a standard di competitività nazionali proprio a causa dell’impossibilità di essere collegata agli assi viari principali.

L’imperativo per chi rappresenta le istituzioni deve essere quello di dotare il Lazio di collegamenti infrastrutturali funzionali di cui il corridoio intermodale Roma – Latina rappresenta il fulcro. Mi auguro che in aula ci sia la massima convergenza su questo ordine del giorno e che il primo, piccolo, tassello verso lo sviluppo sia fissato”.

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