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Bocca di Rosa sale in cattedra ed è subito scandalo: a Latina genitori e docenti bloccano l’assemblea d’istituto sulla sessualità

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Bocca di Rosa sale in cattedra ed è subito scandalo. Di amore libero non si può neanche parlare: è accaduto al Liceo Scientifico G.B. Grassi di Latina, dove – a quanto riferisce la Rete Degli Studenti Medi – sarebbe stata bloccata un’assemblea di istituto. Nell’assise si stava discutendo di sessualità libera e consapevole, ma tutto è finito a seguito di sollecitazioni minacciose e ostruzionismo da parte di alcuni genitori e alcuni docenti. «È risaputo e riteniamo che le Assemblee d’Istituto debbano essere degli spazi a completa gestione della componente studentesca nei suoi contenuti e consideriamo questo fatto increscioso – continua la Rete – È inammissibile che la presidenza, invece di difendere i diritti dei propri studenti, ceda a subdole pressioni e minacce».

La questione è ovviamente tutta da chiarire, specie per quanto riguarda le sollecitazioni minacciose e l’ostruzionismo, pratiche che docenti e genitori hanno abbandonato, salvo rare eccezioni, dal secolo scorso. E tra l’altro il secolo scorso, almeno nella sua seconda metà, non si è certo distinto per la risoluta adesione dei giovani alle richieste dei genitori e dei docenti. Rimane sempre da capire come, nonostante quasi tutti gli adolescenti abbiano a disposizione sofisticatissimi smartphone, in grado di viaggiare sull’intero universo del “proibito”, ci si allarmi per un’assemblea dove almeno la conversazione non è virtuale.

LA NOTA DELLA RETE DEGLI STUDENTI MEDI, BASE CONFEDERALE DI LATINA

A seguito dei recenti accadimenti all’interno del Liceo Scientifico G.B. Grassi di Latina, all’interno del quale è stata bloccata un’assemblea d’istituto sul tema della sessualità libera e consapevole a seguito di sollecitazioni minacciose e ostruzionismo da parte di alcune componenti del corpo docenti e genitoriale, La Rete Degli Studenti Medi offre il proprio sostegno agli studenti tutti, affinché si mobilitino per contrastare questo sopruso e abuso di potere. 
È risaputo e riteniamo che le Assemblee d’Istituto debbano essere degli spazi a completa gestione della componente studentesca nei suoi contenuti e consideriamo questo fatto increscioso.
È inammissibile che la presidenza, invece di difendere i diritti dei propri studenti, ceda a subdole pressioni e minacce. 
Auspichiamo quindi a una risoluzione concreta che garantisca la libertà agli studenti
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