Boom mondiale nell’utilizzo di smartphone e internet che influenza anche il mondo del gioco
Nazionale – Dati in crescita di anno in anno, verso un’evoluzione digitale senza precedenti. Ecco come il gioco si è adeguato a questo nuovo trend, dietro al quale potrebbero però nascondersi anche altre motivazioni a livello nazionale.
Il nostro tempo libero è sempre più influenzato dalla tecnologia. Quella mobile, per la precisione, la cui diffusione è oramai capillare in ogni angolo del globo, con 5,31 miliardi di utenti che possiedono uno smartphone.
Gli avanzamenti in campo digitale hanno inoltre permesso a 4,95 miliardi di utenti di connettersi a internet, cioè il 62,5% della popolazione mondiale.
Per avere un’idea della portata del fenomeno, basta pensare che sono 192 milioni in più rispetto al 2021.
E, nonostante la crisi del Big Tech statunitense e dei social network, proprio questi sono l’obiettivo principale della maggior parte degli utenti, in crescita del 10% rispetto al 2021 per un totale di 4,62 miliardi di iscritti. Il 58,4% della popolazione mondiale possiede infatti almeno un account di un social network.
Anche i dati riferibili al tempo trascorso davanti ai piccoli schermi è abbastanza impressionante. Quasi un terzo delle nostre ore di veglia sono trascorse a testa china sugli smartphone, 4,8 ore ogni giorno dedicate allo scrolling. In alcuni mercati, se ne trascorrono anche più di 5, in Indonesia, Brasile e Corea del Sud si registrano infatti i dati più alti fra i principali mercati presi in considerazione a livello mondiale.
E il mercato che ne ha beneficiato più di tutti è quello delle app, cresciuto a dismisura negli ultimi anni e che ha segnato il destino di molti mercati, fra cui quello del gaming. Inaspettatamente, le analisi hanno riportato che i device mobili sono proprio quelli più utilizzati per giocatore, a dispetto di prodotti specializzati che hanno sempre dominato il mercato, come le console di gioco o i computer con caratteristiche tecniche studiate ad hoc per un gameplay ottimizzato.
Cambiamenti che hanno condotto i produttori e i fornitori di contenuti ad adeguare la propria offerta calibrandola su questo nuovo trend, come ha fatto l’italianissimo operatore di gioco Snai, che ha previsto sia un’ottimizzazione della navigazione sul casino online per mobile, ma anche l’implementazione di applicazioni fruibili anche dai dispositivi più economici.
Anche queste novità hanno contribuito nell’evoluzione del gioco pubblico italiano, che da qualche anno sta vedendo sbocciare il comparto a distanza. Complice certamente la pandemia con le sue restrizioni, ma la crescita è continua anche dopo il fatidico ritorno alla normalità, che ha condotto alla riapertura di tutti i punti retail terrestri, ristabilendo lo status quo ante Covid.
Oltre alla comodità del digitale, quella di avere sempre in tasca uno strumento tramite cui potersi dedicare alle sessioni di gioco in qualsiasi momento della giornata, i possibili motivi di un incremento così importante del gioco a distanza nel nostro Paese risiedono anche nelle decisioni normative locali.
Sono infatti diverse le regioni che hanno imposto norme più restrittive rispetto alla legiferazione nazionale, con l’implicazione di una contrazione del gioco terrestre reperibile. Una regolamentazione come quella che sarebbe dovuta entrare un vigore ad agosto nella nostra regione – la retroattività del distanziometro che avrebbe comportato la chiusura di altri punti di gioco -, ma temporaneamente rimandata.
In queste ore è però un’altra l’iniziativa della regione Lazio che fa discutere, la modifica delle norme tecniche degli apparecchi di gioco, già contestate dalle associazioni di settore che sostengono si tratti di materia di pertinenza del legislatore nazionale.
L’inizio di un altro braccio di ferro fra Stato e regione che, si spera possa trovare risoluzione in una legge di riforma dell’intero comparto, ormai attesa da anni nel settore, ma che ancora fatica a configurarsi come ipotesi credibile nel breve periodo.