Vendevano auto, attraverso gli annunci su internet, ma in realtà le vetture erano state prese a noleggio. Ieri mattina i carabinieri della Stazione di Mesagne, in provincia di Brindisi, coadiuvati dai colleghi delle Compagnie di Bergamo ed Anzio, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 32enne di un 37enne e di un 39enne, tutti di origine mesagnese e residenti rispettivamente ad Anzio, a Nembro (in provincia di Bergamo) e a Mesagne. Sono indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa nella compravendita di auto, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Nell’ambito della stessa indagine sono state denunciate per favoreggiamento personale altre 4 persone.
Si tratta di una 57enne bergamasca, una 41enne e un 60enne mesagnesi, nonché un 51enne di Latiano. Formalmente a pubblicare su Facebook e su alcuni siti specializzati, molto noti, annunci fittizi di vendita di auto di grossa cilindrata e dal consistente valore economico era la società del 32enne.
In realtà erano state noleggiate per l’occasione. Una volta ottenuto l’interesse del potenziale acquirente, gli altri due complici mesagnesi concordavano un appuntamento per far visionare e provare l’auto in questione. L’acquirente, dopo aver esaminato l’auto, versava l’importo pattuito sul conto corrente del titolare della società, il quale girava la somma su un altro conto corrente intestato alle persone deferite in stato di libertà, incassando, successivamente, da questi, il denaro contante riciclato.
I presunti truffatori provvedevano, quindi, a rimuovere l’annuncio fittizio senza consegnare all’acquirente l’auto che veniva, invece, restituita alla società di noleggio. Le indagini hanno consentito di scoprire complessivamente cinque truffe consumate e sono ancora in corso accertamenti patrimoniali nei confronti degli indagati. Gli arrestati si trovano ai domiciliari.