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Canio Martinelli di Aprilia alla Val di Fassa Running

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Val di Fassa Running in 5 tappe dal 24 al 29 giugno 2018.

Prestigiosa manifestazione internazionale che si svolge in Trentino, lungo i paesi della Val di Fassa. I partecipanti vengono da 10 nazioni, 30 province per disputare le 5 gare per un totale di oltre 50 chilometri.

Non è una gara podistica tradizionale, è una via di mezzo tra una Vertical ed una Trial, che prevede durissime tappe in salite con dislivelli fino ad oltre 700 metri.

Lo scenario che si presenta agli occhi degli oltre 500 iscritti è splendido, alte cime brulle ed a valle magnifici prati curatissimi con sentieri ricamati tra i boschi.

Tra i partecipanti anche un nostro concittadino, Canio MARTINELLI della Runforever Aprilia che unendo vacanza ad impegno sportivo ha deciso di affrontare per la prima volta questo tipo di gara.

1^ Tappa il giorno 24 con partenza ed arrivo a Fontanazzo a 1400 metri di quota, gara di 10,860 km con 408 mt di dislivello. Giornata di sole fresca, dopo lo start ed i primi chilometri pianeggianti, ci arrampichiamo lungo una statale per poi raggiungere sentieri angusti che costringono a camminare per un tratto molto lungo. La discesa è anche peggio, sdrucciolevole e piena di insidie che mettono a dura prova le articolazioni. Finalmente si torna in piano e via fino al traguardo.

Il giorno dopo si parte da Passo San Pellegrino a 1900 metri per salire fino a 2400 e ritorno in 10 chilometri. Temperatura di 6 gradi, siamo immersi nelle nuvole e dovremo arrampicarci sempre più su. Primo tratto di saliscendi attraversando ruscelli e letti di torrenti, poi si sale senza tregua formando un lungo serpentone su un sentiero strettissimo che porta in cima. Finalmente si scende cercando di non ruzzolare e godendo le magnificenze del paesaggio.

Terzo giorno tappa serale a Pozza di Fassa, armati di luce frontale. Le gambe sono legnose, massacrate dalle due tappe precedenti ma bisogna andare avanti, questa è una tappa di circa 9 km con “solo” 176 metri di dislivello. Tutto il percorso illuminato da torce lungo il torrente Avisio rende il paesaggio incantato, i metri scorrono veloci e dopo aver attraversato il percorso della funivia si rientra al punto di partenza, soddisfatti per aver concluso la terza gara consecutiva.

Il giorno dopo riposo e la mattina successiva si ricomincia da Vigo di Fassa per affrontare i 540 metri di dislivello lungo gli oltre 11 km interminabili che ci vedono risalire lungo piste da sci, attraversare strapiombi da brivido. L’impegno è massimo, non ci si può distrarre nemmeno un attimo, la fatica, la mancanza di ossigeno per l’alta quota rendono tutto più difficile. Ma alla fine si arriva all’ambito traguardo gioiosi e soddisfatti.

Il giorno seguente ci aspetta la gara più dura ma decisiva, quella che ti fa mettere la medaglia al collo, soprannominata “Tappone” perché in poco più di 7 km ti porta da quota 1500 di Alba di Canazei a quota 2200 del Ciampac con ritorno in funivia.

Questa volta porto con me i bastoncini perché ci sarà poco da correre ma tanto da scalare!! Infatti il percorso è tutto in salita, c’è un elicottero dell’organizzazione  che ci segue e ci filma e a tratti siamo più in alto di lui…… Si percorre in salita con pendenza del 12% una lunga pista nera da sci e si fa fatica a non scivolare all’indietro, poi si arriva sulla neve e lì ti rendi conto che sei proprio in alta quota. Attraversata la lunga lingua ghiacciata si raggiunge la vetta, brulla ma con una spianata di erba ed un laghetto circondato da tane di marmotte che inebriano quanti sono riusciti in questa epica impresa e possono mettere al collo la medaglia. Taglio il traguardo e mi commuovo, prendo la medaglia, la bacio e mi stendo sul prato.  Poi giù in funivia per ritornare al punto di partenza.

Esperienza unica, da ripetere, che va ben oltre una gara podistica ma che aiuta anche a sconfiggere paure ed insicurezze.

 

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