Dalle “buche” si può uscire. In sintesi questo è quanto emerso dall’incontro pubblico di ieri organizzato dal sindaco Mauro Carturan per dare un punto di svolta all’annosa questione dei cantieri bloccati a cielo aperto da oltre un decennio in pieno centro cittadino. Un’assemblea pubblica, tenuta nella Sala Civita della Biblioteca all’interno di Palazzo Caetani, in cui ha partecipato un folto pubblico di cittadini. Seduti sul tavolo dei relatori, oltre al Sindaco, l’assessore all’urbanistica Renato Campoli e il dirigente del settore urbanistica Luca De Vincenti.
Quest’ultimo ha brevemente illustrato la storia recente dei cantieri nell’ex area Luiselli ed ex consorzio agrario (definito intervento A) e nello spazio antistante la sede comunale (intervento B), oltre al contenuto della delibera approvata nella giunta di ieri con i nuovi indirizzi dell’amministrazione verso il Programma Integrato di Intervento. Nell’atto si dettano nuove linee guida per la riattivazione della procedura, con la variante al Piano Integrato e l’adeguamento alla vigente normativa edilizia regionale e comunale con la riduzione delle cubature, un piano di asseverazione e il mandato di inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche l’intervento B (area antistante la sede comunale).
Per conto della GI.SI. immobiliare sono intervenuti i partner Domenico Capitani e Settimio Chiarucci. Capitani ha informato come sia entrato a far parte dell’impresa dal 2011 condividendo l’obiettivo, comune alle varie amministrazioni succedute ma ciascuna con proposte diverse, di collaborare per affrontare e risolvere la questione. Ha dichiarato inoltre la disponibilità verso i nuovi indirizzi che prevedono un contenimento delle cubature e quindi dell’investimento economico che si aggirerebbe intorno ai 20milioni di euro. Per far fronte a ciò sarà necessario l’intervento delle banche così che l’accordo tra Comune e Gi.Si. sul piano asseverato sarà un nodo fondamentale.
A tal proposito Carturan, dopo l’invito ai presenti a porre domande, nel suo unico intervento si è detto disponibile al confronto e a tal proposito a prevedere in bilancio 2milioni e mezzo inserendo nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche la realizzazione dell’intervento B (area completamente pubblica antistante il palazzo comunale) quale possibile garanzia bancaria.
Ha concluso constatando la volontà di tutti a porre termine alla questione “buche” e che comunque, nonostante l’intesa, la complessità delle procedure consentirebbe la riapertura dei cantieri non prima di un anno.