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Caporalato a Latina, medico indiano costretto a lavorare nei campi: “Ferito ad un occhio, il titolare non mi soccorse, doveva andare a pranzo”

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Emerge un’altra drammatica vicenda, una storia di caporalato che riguarda ancora una volta il territorio pontino. A raccontarla al quotidiano Repubblica è un cittadino indiano di 33 anni, Parambir Singh, laureato in Medicina, che ha deciso di trasferirsi in Italia per lavorare nei campi, mentre la moglie e i suoi figli lo aspettano in Punjab. Insieme al padre 61enne vive in un appartamento pollaio che condivide con altre 6 persone. Nel settembre dello scorso anno, il 33enne è stato ferito ad un occhio dal fermo di una tenda di una serra. Anche in quell’occasione nessuno l’ha soccorso, il suo titolare si rifiutò di aiutarlo perché doveva andare a pranzo. Il 33enne è poi riuscito ad arrivare all’ospedale di Fondi da solo, ma ha perso un occhio.  Soltanto un mese fa la Procura di Latina ha aperto un fascicolo per lesioni colpose. “Spero di avere giustizia”, ha commentato il giovane indiano.  

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