Nota della coalizione Aprilia Civica sulla questione Casello 45
In merito alle accuse mosse dal candidato sindaco Giusfredi, frutto di una informazione parziale e “di parte” che probabilmente gli è stata fornita, teniamo a precisare che già con nota prot. n. 58449 del 07.06.2016 a firma del Sindaco Terra indirizzata a R.F.I. venivano richiesti alcuni interventi tra cui il prolungamento di Via Vesuvio. Si tratta quindi di una richiesta avanzata molto prima del maggio 2017, quando vi fu il primo passaggio in Commissione Urbanistica del piano integrato Lanza, riportato da Giorgio Giusfredi.
In quella data il piano integrato fu fermato solo perché il conguaglio proposto dal Lanza di circa 300mila euro non era stato ritenuto congruo, come poi ampiamente dimostrato nell’approvazione definitiva del piano nell’ottobre 2017, data in cui la perequazione fu calcolata intorno ai 900mila euro.
Cosa ben più grave invece è avvenuta con l’approvazione in Consiglio Comunale dell’ottobre 2017 in cui l’allora Assessore all’Urbanistica nonché Vicesindaco garantì che una volta approvato il piano, avremmo avuto l’immediata disponibilità dell’area da parte del Lanza. Disponibilità che purtroppo è stata disattesa immediatamente e ci ha portato a iniziare una estenuante trattativa, con ulteriori spese da sostenere per l’Amministrazione.
Se proprio dobbiamo trovare delle responsabilità per il ritardo dello sfondamento di Via Vesuvio, quindi, questa non è da attribuire a tutta l’Amministrazione ma solo a quella parte che gestiva l’urbanistica che non ha saputo mettere in atto l’immediata cessione dell’area, prendendo in giro, così, sia il Sindaco che il resto della Giunta, sapendo che il Lanza non avrebbe ceduto di buon grado il terreno per la costruzione di Via Vesuvio.
Ben più gravi, invece, sono le strumentalizzazioni del Consigliere Boi il quale, mistificando i fatti e raccontando falsità al solo scopo di ottenere titoli ad effetto sulla stampa locale, sta gettando fango non solo sull’amministrazione (cosa non si fa in campagna elettorale per acquisire consenso?!?), ma anche sull’operato degli uffici del Comune. Le dichiarazioni in merito a presunte manomissioni degli atti rappresentano falsità così gravi che sia l’Amministrazione che i tecnici del Comune stanno valutando la possibilità di sporgere querela. Del resto, il Consigliere Boi non è nuovo a comportamenti del genere.
Ma veniamo ai fatti:
- il sottopasso parte nel 2003 con il programma quadro Regione Lazio – RFI;
- il 14.12.2007 la Commissione LL.PP. del Comune prende Atto della necessità tecnica di chiudere il passaggio a livello casello 45;
- il 12.8.2008 con prot. 39830 il Comune di Aprilia riceveva gli elaborati progettuali;
- con Delibera di C.C. n. 16 del 22.04.2008 veniva deliberato – tra l’altro – di studiare e valutare il miglioramento della viabilità di accesso e distribuzione interna all’abitato di casello 45;
- il 7.7.2009 – prima dell’insediamento della Giunta D’Alessio – veniva sottoscritta la 1° appendice modificativa e integrativa alla Convenzione;
Qui dobbiamo fare una prima riflessione: come mai il Consigliere Boi, che in quegli anni frequentava assiduamente l’aula consigliare, non si è accorto delle gravi mancanze e inefficienze del progetto redatto da RFI?
Comunque proseguiamo sull’esposizione degli avvenimenti.
- Solo l’8.9.2011 gli assessori Fioratti e Bonadonna, con il sig. Ezio Capone (in rappresentanza dei cittadini della zona) hanno partecipato ad un tavolo tecnico presso RFI nel quale veniva illustrato in modo generale il progetto e la stipula della convenzione tra Regione Lazio e RFI.
- Nel settembre 2015 iniziavano i lavori e come già detto nel giugno 2016 il Comune di Aprilia iniziava a chiedere il prolungamento di via Vesuvio e la rotatoria di via cavallo Morto.
Omettiamo gli altri 20 passaggi tecnico/amministrativi che l’amministrazione ha messo in atto per governare la questione Casello 45, compreso il ricorso al TAR per bloccare la chiusura del passaggio a livello.
Un ulteriore chiarimento: il famoso particellare di esproprio a cui fa riferimento Boi era quello allegato alla prima proposta di prolungamento di via Vesuvio redatta da RFI e mai avviato della Città Metropolitana di Roma e della stessa RFI, in quanto i fondi già spesi per gli espropri (pari a circa 230mila euro) erano terminati. A questo punto siamo intervenuti noi, come Comune di Aprilia, con il comodato d’uso ad oggi in vigore.
Tutto questo serve a chiarire innanzitutto come l’Amministrazione non sia rimasta per nulla insensibile all’enorme disagio che sta subendo l’intero quartiere Casello 45 e in secondo luogo come non vi siano stati né sottrazione di atti né manipolazione degli stessi.
Ci dispiace che personaggi come il Consigliere Boi che cavalcano un evidente disagio al solo scopo di sfruttare elettoralmente la vicenda, scelgano di utilizzare palesi falsità e gettino fango, al limite della diffamazione.
L’intera Amministrazione Terra è vicina come non mai ai cittadini di Casello 45 e sta mettendo in atto tutti le azioni amministrative per risolvere quanto prima la questione di via Vesuvio.