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Casello 45, sottopasso finito ma ancora chiuso. Cittadini prigionieri da 4 anni: “Scenderemo in strada per protesta”

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Sembra la storia infinita quella del sottopasso a Casello 45 tra i comuni di Nettuno ed Aprilia. Sono ormai 4 anni che vanno avanti i lavori, tra stop ed incertezze. I residenti della zona sono stanchi, sfiduciati ed esasperati. Sono prigionieri da anni e non riescono a capire come sia possibile tanto disinteresse di Rfi, Città Metropolitana e Regione. L’ennesimo sollecito per un incontro e un confronto per capire le ragioni dell’ennesimo stop è stato inviato a RFI, Regione Lazio e Città Metropolitana. I comuni di Aprilia e Nettuno si sono, invece, resi disponibili ad ascoltare i cittadini. Sulla questione interviene il comitato di quartiere Sandalo, tramite il presidente Beatrice Vitali. 

“Ed il sottopasso ancora non apre – commenta Beatrice Vitali – sono terminati i tempi di legge, il fine cantiere è stato firmato lo scorso 13 luglio e c’erano 60 giorni per ultimare l’opera , ma oggi metà settembre TUTTO TACE, nessuno più lavora al fine di garantire I’apertura del tanto sospirato tunnel… Sono solo circa 150m di tratto stradale e 4 anni non sono stati sufficienti per renderlo percorribile quando I’opera doveva essere ultimata in 600 giorni. Tutto è confuso e approssimativo, tutto cambia passo passo e quindi Il Nuovo Comitato Di Quartiere Sandalo sta PREMENDO per avere un incontro congiunto con gli enti interessati ma al momento solo i comuni di Aprilia e Nettuno si sono resi disponibili, mentre continua a tacere RFI, Regione e Città Metropolitana nonostante I’invio di due richieste e di un SOLLECITO di questi giorni. Nei giorni scorsi il NUOVO COMITATO DI QUARTIERE SANDALO è stato ricevuto dal Sindaco Coppola il quale si è reso disponibile a sollecitare a Livello Istituzionale la presenza di RFI e della Regione Lazio. Non è possibile aspettare oltre, devono mettersi SEDUTI uno di fronte I’altro e darci precise informazioni sul motivo per il quale ad oggi il sottovia continua a restare chiuso”.

“Ci giungono voci sommarie – commenta ancora il presidente di quartiere Sandalo, Beatrice Vitali – riguardo ad un grande problema relativo al deflusso delle acque, ma vogliamo che ci venga ufficializzato cosa si sta facendo in merito al fine di superare questa criticità di rilevante importanza, che solo oggi salta fuori. Non era il caso di pensare PRIMA a come e dove le acque dovevano defluire? I cittadini non ce la fanno più! Ed il Quartiere sta per SCENDERE in strada con presidi presso il cantiere FINO A QUANDO NON SARA’ APERTO perché il disagio, il degrado e lo stato di ghettizzazione nel quale da anni siamo costretti a vivere NON PUO’ ANDARE oltre. Il Nostro Quartiere sta morendo, un Quartiere dove anche i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine subiscono rallentamenti ad arrivare visto I’allungamento del tragitto e la scarsa manutenzione e sicurezza dei manti stradali, STIAMO SOLO CHIEDENDO dopo anni che ci venga data la possibilità di tornare alla normalità. E’ UN NOSTRO DIRITTO e stiamo rischiando di essere le vittime di una ennesima opera incompiuta. NON CI ARRENDIAMO – conclude Beatrice Vitali – e faremo tutto ciò che è in nostro potere per liberare il quartiere imprigionato da anni”.

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