Scioglimento dei Consigli Comunali di Anzio e Nettuno per la sussistenza di gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Con una nota la Cgil Roma sud Pomezia-Castelli commenta: “Accogliamo con favore questa decisione, giunta al termine di un lungo lavoro di istruttoria compiuto dalle commissioni di indagine nominate dal Prefetto presso i Comuni di Anzio e Nettuno per accertare la possibilità di infiltrazioni mafiose all’indomani dell’inchiesta Tritone promossa dalla Direzione distrettuale antimafia.
Da tempo, infatti, in rete con numerose associazioni del territorio abbiamo denunciato il crescente clima di corruzione e violenza che condiziona pesantemente la vita sociale, economica e politica delle due città, aggravato nelle ultime settimane anche da una escalation di eventi criminosi riconducibili con tutta probabilità a una guerra tra bande criminali per il controllo del territorio.
Anzio e Nettuno meritano un futuro diverso, – prosegue la Cgil Roma sud Pomezia-Castelli – è indispensabile riaffermare la legalità come presupposto ineludibile per uno sviluppo economico sano e per una convivenza civile serena. Ancor più oggi in una fase complicata in cui da un lato la spirale inflattiva e la crisi economica penalizzano lavoratori, famiglie e imprese e dall’altro il Pnrr e i fondi europei mettono a disposizione dei territori risorse importanti è necessaria trasparenza ed efficacia nella gestione della pubblica amministrazione e un fermo contrasto alle attività mafiose e alle infiltrazioni nell’economia e nel sistema degli appalti.
Ringraziamo perciò l’attività importante di indagine svolta finora ed auspichiamo il massimo impegno di tutte le istituzioni affinchè questo possa essere l’avvio di una fase nuova per Anzio e Nettuno che restituisca fiducia, serenità e dignità alle cittadine e ai cittadini onesti. Noi continueremo a essere al loro fianco e lo ribadiremo partecipando alla Marcia per la legalità, promossa il 3 dicembre dal Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno e Reti di Giustizia, dalla Rete No Bavaglio e da altre associazioni”.